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San Siro, il voto decisivo è stato fissato per lunedì: si rimane in attesa sul 25°: possibile compromesso?
San Siro, Milano vive ore di grande tensione politica mentre Inter e Milan attendono la decisione sulla cessione del Meazza
Ieri in Consiglio comunale a Milano si è aperto il dibattito sulla questione San Siro, in vista del voto decisivo previsto per lunedì. Secondo quanto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, manca davvero poco al punto di non ritorno: tra tre giorni i consiglieri comunali decideranno se autorizzare o meno la cessione del Meazza e delle zone limitrofe nelle mani di Inter e Milan.
Secondo le fonti, servono 25 voti favorevoli per approvare la delibera, mentre 24 sarebbero sostanzialmente garantiti. Grande attenzione è rivolta a Marco Fumagalli, consigliere di sinistra, che potrebbe rappresentare il 25° sì necessario per far passare la cessione. L’opposizione resta però in fibrillazione: potrebbe votare compatta contro oppure scegliere l’astensione, aprendo così la strada al via libera. L’ultima tendenza politica parla della possibilità di apportare alcune modifiche al testo della delibera per convincere gli indecisi.
Milan e Inter attendono con ansia, consapevoli che l’approvazione consentirebbe loro di costruire un nuovo stadio nell’area dei parcheggi del Meazza e, successivamente, abbattere l’attuale impianto, fatta eccezione per la zona Sud-Est. Prima però bisognerà superare la probabile valanga di ricorsi legali, che potrebbero rallentare l’iter.
Se il Consiglio comunale dovesse invece respingere la proposta, i club dovranno valutare soluzioni alternative. Il Milan potrebbe riaprire la pista di San Donato, dove ha già investito circa 55 milioni di euro, mentre si potrebbero aprire discussioni sulla possibilità che l’Inter entri in quel progetto.
Intanto l’attenzione è tutta sul Consiglio di lunedì: la seduta inizierà alle 16.30 e gli addetti ai lavori prevedono che si andrà avanti a lungo, con il rischio concreto che il dibattito si prolunghi fino a tarda notte. La maggioranza politica appare ottimista, ma il voto rimane sul filo del rasoio, con Milano e le due società pronte a monitorare ogni fase, consapevoli dell’importanza storica e strategica della decisione finale.
