Sacchi: «L'Inter punta sul tatticismo di Inzaghi. Lukaku ha pagato il periodo al Chelsea»
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Sacchi: «L’Inter punta sul tatticismo di Inzaghi. Lukaku ha pagato il periodo al Chelsea»

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Sacchi: «L’Inter punta sul tatticismo di Inzaghi. Lukaku ha pagato il periodo al Chelsea». Queste le parole dell’ex allenatore

L’ex allenatore Arrigo Sacchi alla Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su Milan e Inter in vista della Supercoppa.

SCUDETTO – «Per iniziare, lo scudetto non è un’utopia: il campionato non è ancora chiuso. Ma è anche vero che il Napoli gioca un calcio d’élite, mentre altre grandi, compresa l’Inter e a volte il Milan, scelgono scorciatoie, si accontentano. Spalletti insegna che non si può mai puntare sul singolo senza l’aiuto del collettivo. Che è la trama a rendere di successo un film, non gli attori. Anche un’eventuale vittoria in Supercoppa non cambia questa realtà di fondo».

TRAMA DI INTER E MILAN – «L’Inter la trama non ce l’ha, punta quasi tutto sul tatticismo. Sabato giocavano contro una squadra inferiore e, dopo una rete iniziale, hanno lasciato il comando al Verona: è umiliante per i giocatori che devono correre indietro e per i tifosi. Il Milan ha investito negli anni meno dell’Inter, anche perché ha forse più fiducia nelle idee, e l’anno scorso ha compiuto un miracolo. Ora, però, si confronta con la precarietà del successo, come accaduto agli azzurri dopo l’Europeo. Quando vinci inaspettatamente, a volte pensi di essere arrivato…».

INTER«Non è una lotta uno contro uno, il calcio… Il problema è che l’Inter fatica a fare squadra, non c’è al comando un gioco definito a cui affidarsi sempre, che ci si trovi in trasferta o in casa. La vittoria col Napoli è stata pure illusoria: ha dato 3 punti anche se è stata lasciata la palla agli avversari».

LUKAKU – «Lukaku è stato protagonista di un’altra Inter: il suo ritorno non si può giudicare ancora… Ma perché spendere per avere i migliori se poi non si crea, ma si aspetta solo l’errore altrui? Credo che Lukaku abbia il giusto temperamento, ma paghi la sofferenza dell’ultimo anno e mezzo».

SFIDA IN PANCHINA – «Inzaghi è in tutto e per tutto un tattico, uno che gioca sull’errore dell’avversario. Pioli lo era, ma si è evoluto, è diventato finalmente uno stratega, con idee e principi come pilastri. Anche se a volte ricade nelle vecchie tentazioni… A entrambi consiglio coraggio e spregiudicatezza: che vinca chi ne ha di più. Si gioca a un mese dalla finale del Mondiale: facessero divertire solo la metà, avrebbero comunque vinto entrambi».

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