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Calhanoglu, Dzeko, Dumfries e Inzaghi: i “sostituti”che fanno volare l’Inter

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L’Inter ha ormai spiccato il volo e a metterle le ali ci hanno pensato i “sostituti”: Dumfries, Calhanoglu, Dzeko e Simone Inzaghi

Serviva una prova di forza per certificare ulteriormente che l’Inter è tornato e non ha intenzione di scucirsi il tricolore dal petto? Eccola servita all’Olimpico di Roma, dove va in scena un massacro (sportivo of course), senza precedenti nella storia recente nerazzurra. Gli uomini di Inzaghi travolgono i giallorossi con un sonoro 0-3 e un dominio che ha lasciato a bocca aperta le rivali. La nota più lieta per il tecnico è che la vittoria sia arrivata grazie a Calhanoglu, Dzeko e Dumfries. I sostituti di Eriksen, Lukaku e Hakimi, arrivati in estate per provare a colmare un vuoto che sembrava difficile da riempire. Un tris simbolico, che certifica l’ottimo lavoro degli uomini mercato e di Simone Inzaghi: se dal turco e dal bosniaco arrivano conferme, è la prova dell’olandese la vera notizia in casa nerazzurra. Una potenziale ulteriore arma a disposizione dei campioni d’Italia.

I freddi numeri testimoniano l’impatto devastante avuto dai tre nerazzurri: il turco ha messo a referto quattro gol e due assist nelle ultime cinque partite, solamente Mario Pasalic ha preso parte a più reti in Serie A da novembre a oggi. Il bosniaco è salito a 11 reti stagionali (e chi lo avrebbe detto) mentre l’esterno olandese si è finalmente sbloccato mentalmente, come testimonia l’esultanza sotto i tifosi nerazzurri dopo il gol segnato. Ma il dato più importante da sottolineare è che delle 39 reti in campionato dell’Inter, ben 20 sono arrivate dai nuovi acquisti: all’Olimpico è arrivata quindi la conferma che la rosa dei Campioni d’Italia c’è, nonostante i dolorosi addii estivi.

Ed è proprio merito di Simone Inzaghi (il quarto “sostituto”) se quest’Inter sta volando. L’ombra di Conte è ormai sbiadita, i nerazzurri hanno sempre più il marchio del proprio allenatore. Giocano bene a calcio, segnano a raffica e divertono. Impossibile pronosticare durante il terremoto estivo, che l’Inter si sarebbe trovata a -1 dalla capolista al giro di boa. Eppure gli uomini di Inzaghi sono lì e per lo scudetto tutti dovranno fare i conti con loro.

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