Rigore Wirtz, svelata la posizione della UEFA sull'episodio
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Rigore Wirtz, svelata la posizione della UEFA sull’episodio di Inter Liverpool: più che Zwayer a sbagliare è stato…

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Rigore Wirtz, svelata la posizione della UEFA sull’episodio di Inter Liverpool: ecco a chi è stata data la responsabilità

La sconfitta di San Siro brucia ancora, e le polemiche non accennano a placarsi. L’episodio che ha deciso la supersfida di Champions League tra l’Inter e il Liverpool – il calcio di rigore concesso nei minuti finali – continua a tenere banco, alimentando la frustrazione dell’ambiente interista. Se i tifosi della Beneamata hanno invaso il web con la loro rabbia, la dirigenza del club di Viale della Liberazione si dichiara “esterrefatta”. Ma la novità più rilevante arriva direttamente dai vertici del calcio europeo.

La posizione della UEFA: errore di procedura

Secondo quanto svelato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la posizione della UEFA in merito all’accaduto è chiara e, sorprendentemente, allineata con le perplessità dei nerazzurri. Dal quartier generale di Nyon filtra un concetto fondamentale: quel tipo di contatti deve essere giudicato esclusivamente dall’arbitro in campo. L’errore, o meglio il “peccato originale” di questa vicenda, non sarebbe tanto da attribuire al direttore di gara Felix Zwayer, quanto al VAR, Soren Storks.

L’assistente video si è intromesso in una valutazione di campo che non lo riguardava, forzando un intervento su un episodio che non rientrava nella casistica del “chiaro ed evidente errore”. La UEFA avrebbe preferito che la decisione presa in tempo reale rimanesse tale, senza l’ausilio della tecnologia per un fallo così interpretabile.

Zwayer “costretto” dal monitor

La dinamica, ricostruita dalla Rosea, scagiona in parte l’arbitro centrale per la decisione finale, ma condanna il processo. Una volta richiamato al monitor, Zwayer si è trovato di fronte a un’immagine impietosa: la maglia del talentuoso trequartista tedesco Florian Wirtz che si allunga di circa 30 centimetri a causa della trattenuta di Alessandro Bastoni. Di fronte a quel fermo immagine, fischiare il rigore diventava quasi un atto automatico e dovuto. Tuttavia, la contestazione riguarda il fatto che Zwayer non avrebbe mai dovuto essere messo in quella condizione: l’intensità della trattenuta del difensore della Nazionale italiana era stata valutata dal campo e il gioco doveva proseguire. Un cortocircuito tecnologico che è costato caro alla squadra di Cristian Chivu.

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