Ranocchia: «Nessuno sa perché Conte è andato via dall'Inter. Spalletti? Sottovalutato»
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Ranocchia: «Nessuno sa perché Conte è andato via dall’Inter. Spalletti? Sottovalutato»

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Andrea Ranocchia ha parlato di tutti gli allenatori che ha visto con la maglia nerazzurra. La lunga intervista rilasciata a ‘TMW’

Tanti allenatori, tante storie diverse. Nel corso di una lunghissima intervista rilasciata a ‘TMW’ Andrea Ranocchia ha parlato abbondantemente dei giorni all’Inter con Conte, Spalletti, Mancini e Pioli. Senza dimenticare le ‘strane’ parentesi De Boer e Leonardo.

CONTE «Non so cosa sia successo in quei giorni. Non lo sa nessuno al di fuori della società e dello stesso Conte. Non l’ho voluto nemmeno chiedere, sono rapporti personali e decisioni personali. E poi ognuno pensa al proprio futuro. Per me è stato un allenatore fondamentale»

SPALLETTI – «Mentalità, disciplina, modo di intendere l’allenamento, modo di intendere la partita. Lui cura l’aspetto del calciatore a 360°, ha riassestato un po’ l’ambiente con la sua modalità e con lui s’è portato avanti un percorso vincente. Non è stato apprezzato abbastanza il suo lavoro all’Inter. Lui mette le basi. È difficile che una squadra da un anno all’altro prima arriva settima e poi vince lo Scudetto. Il Napoli è stato costruito negli anni, arriva sempre lì: secondo, terzo, secondo, poi terzo… E quest’anno sta facendo meglio. Ma sì, all’Inter il lavoro di Spalletti è stato molto sottovalutato»

PIOLI «Lo scorso anno gli ho scritto, gli ho fatto i complimenti. L’ho avuto per pochi mesi ma lui è un allenatore bravo, che crea gruppo e ha uno staff molto buono. Vincere il campionato è difficile, chiunque lo vinca e chiunque l’abbia vinto in passato è perché se l’è meritato. Vincere un campionato è davvero difficile perché in un anno subentrano tantissime cose: non è fortuna, non c’entra la decisione arbitrale. Chi vince il campionato è perché lo merita e lui è stato bravo a creare questo feeling con la squadra. Lo scorso anno si vedeva che aveva creato questo rapporto di compattezza con la squadra, si percepiva. Come quest’anno si vede il feeling tra Spalletti e la sua squadra»

MANCINI«Quando è arrivato ho giocato, poi siamo ripartiti nella stagione successiva non più e quindi col passare delle settimane ho iniziato a valutare soluzioni diverse. Ma io col Mancio mi sono trovato bene, ti dico la verità… È stata anche una bella esperienza essere allenato da lui perché poi è un allenatore vincente e quando arrivano allenatori di quel calibro lì comunque ti danno qualcosa. Poi c’è l’allenatore con cui crei più o meno feeling, ma quella per me è stata semplicemente una scelta tecnica»

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