Hanno Detto
Lautaro a TNT SPORT: «Orgogliosi di essere qui! Per noi è una finale importantissima…»
PSG Inter, a due giorni dalla finale parola a Lautaro Martinez. Il capitano dell’Inter ha raccontato il momento nerazzurro
Non sono giorni scontati quelli che sta vivendo Lautaro Martinez. Come tutti i suoi compagni, il Toro si sta preparando nel migliore dei modi per la finale di Champions League contro il PSG, pur avvertendo, forse, qualche responsabilità in più. Sabato, infatti, l’ex Racing potrebbe rientrare nel ristretto novero di giocatori in grado di vincere sia Mondiale che coppa dalle grandi orecchie e, soprattutto, potrebbe farlo da protagonista assoluto. Dovesse segnare anche in finale, Lautaro diventerebbe il secondo giocatore nella storia dell’Inter capace di realizzare almeno un gol in tutte le fasi ad eliminazione diretta della stessa edizione di Champions League nella storia nerazzurra. Il primo a riuscirci? Naturalmente Diego Milito nel 2010. Insomma, per il capitano dell’Inter sono giorni particolari, è stato lui stesso a rivelarlo in un’intervista concessa a TNT Sky Sports UK.
PERCORSO DI CRESCITA – «Sicuramente per noi questi ultimi anni sono stati importantissimi a livello di obiettivi. Abbiamo raggiunto due finali in tre anni e questa cosa ha grande valore; in Champions affronti avversarie difficili in stadi difficili. Questa finale è importantissima, cercheremo di prepararci al meglio per affrontare una grandissima squadra come il PSG».
FINALE 2023 – «Ci ha insegnato tante cose. Dalle sconfitte si impara sempre di più, quella finale ci ha lasciato tantissimo da imparare. Siamo più maturi ma non vuol dire niente, se non darci forza e consapevolezza di che squadra siamo, di che gruppo siamo, e del rispetto che ci siamo guadagnati in questa competizione. Dobbiamo recuperare energia, stare tutti insieme positivi, preparare la gara nel migliore dei modi per lanciare l’Inter in alto sabato».
LA THULA – «Sicuramente è importante quando c’è un compagno col quale ti trovi molto bene in campo e fuori. È molto bello perché parli di fronte a lui anche fuori dal campo, questa è la cosa più pura che esiste; quando uno ti vuole bene e ti parla per migliorare è una cosa importante potersi dire le cose in faccia. Cerchiamo di trasmettere fuori quello che siamo dentro. Siamo un po’ diversi, però questa cosa ci fa andare avanti tanto».
IL RITORNO CON IL BARCELLONA – «Ero distrutto, mi faceva malissimo la gamba; il muscolo si era rilassato e avevo un dolore incredibile. Poi con l’adrenalina del campo è passato però per due giorni non riuscivo ad alzare la gamba. Era importante passare il turno, ce l’abbiamo fatta e siamo orgogliosi di giocarci un’altra finale».