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PSG Inter, in 9 in missione per vendicare Istanbul! Spunta il retroscena su quel patto stretto tra le lacrime
PSG Inter, in 9 in missione per vendicare Istanbul! Spunta il retroscena su quel patto stretto tra le lacrime nello spogliatoio
La Gazzetta dello Sport parla dei giocatori dell’Inter che erano presenti in campo nella finale di Champions League a Istanbul persa contro il Manchester City, i quali avranno l’occasione per rifarsi sabato contro il PSG. La rosea svela un retroscena legato ad un patto stretto due anni fa dai nerazzurri nello spogliatoio.
PSG INTER – «Sabato sarà passata la bellezza di 721 giorni, poco meno di due anni, da quando si sentì il suono sordo della traversa alle spalle del portiere del City Ederson. E poi, sulla ribattuta facile facile, c’era Romelu Lukaku, piantato come una quercia, a ribattere da buon difensore. Quella scena Federico Dimarco l’ha rivissuta ogni giorno, nella buona e nella cattiva sorte: un rimpianto così non ti lascia mai, neanche nella scorsa stagione quando l’esterno mancino saliva felicemente su una stella, figurarsi in questa in cui è stato beffato nella corsa scudetto proprio dall’ex compagno belga. Lui, quello che il 10 giugno del 2023 era nell’unico punto dell’area di rigore in cui non sarebbe mai dovuto stare. La finale di Istanbul è un ricordo bruciante, orgoglioso ma addolorato, per quella fetta grande di Inter che allora era in campo, e che ci riproverà sabato anche a Monaco. Dimarco ha avuto l’occasione della vita per beffare Guardiola e avvicinarsi alla coppa, ma anche altri compagni sono nutriti dallo stesso sentimento. Nove in totale, a partire da capitano e vicecapitano, Lautaro e Barella: sul prato dello stadio turco erano senza parole, le mani sul volto a coprire le lacrime.
Accanto a Darmian, quel giorno c’erano altri due azzurri, Acerbi e Bastoni, pronti a tenere la linea della trincea anche stavolta. Il centralone già allora, a 35 anni suonati, sembrava all’ultimo canto: due stagioni dopo aver messo la museruola ad Haaland, è ancora tra i più attesi a Monaco di Baviera. Lo spinge la mistica del gol-miracolo in semifinale al Barcellona. In questo paio di stagioni, Bastoni ha ancora fatto crescere il suo status tra i migliori difensori del Continente: gli manca giusto la Champions per mettersi una corona sulla testa. Calha, proprio nella “sua” Istanbul, steccò pesantemente, un po’ per emozione (era ed è il capitano della Turchia), un po’ perché contro i palleggiatori di Pep si fa sempre una discreta fatica, ma soprattutto perché non aveva ancora campo. libero nel suo ruolo autentico. Anche a causa dell’infortunio di Mkhitaryan, giocava da mezzala, con in mezzo Brozovic a dare le carte».
IL PATTO TRA LE LACRIME – «Il compagno di reparto Nicolò Barella, colonna interista nel 2025 come nel 2023, aspetta invece il primo successo europeo per club, proprio come capitan Lautaro: entrambi hanno gioito in nazionale, soprattutto l’argentino, ma riuscirci assieme in nerazzurro è la missione che si sono dati insieme tra le lacrime di Istanbul. Il Toro poi, che sbagliò un’occasione contro Ederson, ha una motivazione supplementare: oggi ha una fascia al braccio che ieri non aveva».