Prosinecki: «Brozovic non mi stupisce. Rinnovo? L'Inter non se lo lascia scappare»
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Prosinecki: «Brozovic non mi stupisce. Rinnovo? L’Inter non se lo lascia scappare»

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Prosinecki: «Brozovic non mi stupisce. Rinnovo? L’Inter non se lo lascia scappare. Perisic sta facendo cose impressionanti»

Robert Prosinecki, genio e sregolatezza negli Anni 80-90 e padre calcistico di Brozovic e Modric, è intervenuto ai microfoni prima della sfida tra Real Madrid e Inter della Gazzetta dello Sport. Di seguito le sue parole.

BROZOVIC – «Se avevo mai visto un Brozovic così? No, ma la cosa non mi stupisce. Questa crescita arriva da lontano, poi negli ultimi due anni è esploso definitivamente per merito suo e, ovviamente, anche di chi lo ha allenato. Lo scudetto vinto da protagonista è stato il giusto premio: ti accorgi subito che tutta l’Inter gira con lui. C’è voluto tempo per abituarsi al calcio italiano, ma ora lo padroneggia, sempre con qualità».

GIOCATORE CON PIU’ CORSA – «Parliamo di calcio, non di maratona… Non conta quanti chilometri fai, ma come li fai. Marcelo corre tanto, ma sempre con la palla: o ce l’ha nei piedi o capisce dove sta finendo. È la sua capacità migliore: la percezione del gioco, la posizione. È un centrocampista moderno, difensivo, ma pure di costruzione: c’è un’Inter senza di lui e una con lui».

CONTRATTO – «So del contratto in scadenza e immagino stiano discutendo. Non posso immaginare che l’Inter si lasci scappare un giocatore così anche perché in giro non ne trovi molti: per me è strategico, anche se nel calcio può sempre succedere di tutto».

MODRIC – «Non avere la stessa forma di 4 o 5 anni fa è umano.Ma io vedo lo stesso campione ammirato da tutti in Spagna e centrale nel gioco di Ancelotti: anche lui cambia le squadra. E poi, nonostante l’età, è molto professionale: oggi gli atleti durano molto di più».

NAZIONALE – «Da tempo giocano nello stesso centrocampo, si sanno trovare grazie a caratteristiche compatibili: sono costruiti per giocare insieme. Noi ce li godiamo ancora per fortuna: a volte penso come sia possibile che la mia Croazia, un Paese così piccolo di solo 4 milioni di abitanti, riesca a creare così tanti talenti. Mancherà la vittoria, ma i risultati della nazionale ci rendono orgogliosi».

PERISIC – «Anche Ivan Perisic sta facendo cose impressionanti. In nazionale occupa una posizione diversa rispetto a quella nell’Inter, dove deve sacrificarsi di più. Non so cosa succederà con il suo contratto, ma anche Perisic è un top nel ruolo difficile da sostituire».

PARTITA – «Vincere al Bernabeu è sempre complicato, per tutti, ma la squadra che ha creato Inzaghi è molto pericolosa: tutti pensavano che dopo la cessione di Lukaku la squadra avesse fatto un passo indietro, però conosco bene Dzeko per averlo alleato nella Bosnia e sapevo che avrebbe segnato come sempre. Non so come finirà, ma so che ci divertiremo».

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