Problemi Inter, non mancano i nodi ancora da sciogliere per Chivu: scontri diretti e gol subiti nel finale

Problemi Inter, dopo le sconfitte in campionato con Juventus e Napoli, Chivu lavora per spezzare i limiti storici dei nerazzurri: i dettagli

Le sconfitte contro Juventus e Napoli hanno riportato a galla i vecchi limiti dell’Inter, quelli che anche Cristian Chivu dovrà provare a risolvere per rendere la sua squadra davvero competitiva fino in fondo. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, i due ko — diversi per dinamica, ma simili nel risultato — hanno evidenziato problemi strutturali che affondano le radici nella scorsa stagione.

Il primo nodo riguarda gli scontri diretti: una zavorra che accompagna i nerazzurri da tempo. Contro le squadre che hanno chiuso nei primi cinque posti della classifica, l’Inter ha raccolto appena 12 punti su 24 disponibili, lo stesso bottino ottenuto nell’anno dello scudetto del Milan e in quello del Napoli di Spalletti. Troppo poco rispetto ai numeri della stagione della seconda stella, quando la formazione nerazzurra viaggiava a ritmi da primato con 20 punti su 24.

Il secondo nodo è legato ai gol subiti nei minuti finali, croce costante delle ultime annate. Le reti di Khephren Thuram e Adzic allo Stadium hanno riaperto una ferita nota: nel campionato 2024-25, l’Inter aveva incassato 12 dei 35 gol totali negli ultimi 15 minuti, un terzo dell’intero passivo stagionale.

L’episodio più emblematico resta il rigore di Pedro al 90’ a San Siro, che consegnò lo scudetto al Napoli di Antonio Conte. Proprio per questo, Chivu sta insistendo sulla concentrazione fino al triplice fischio, consapevole che la tenuta mentale e difensiva nei momenti chiave può fare la differenza tra un titolo vinto e uno soltanto sfiorato.