Perché l'Inter ha fallito con le piccole? Ecco le cause
Connettiti con noi

Focus

Perché l’Inter ha fallito con le piccole? Ecco le cause

Pubblicato

su

C’è un problema di motivazione nello spogliatoio nerazzurro? Marotta è stato chiaro nell’analisi delle difficoltà dell’Inter. Noi ne aggiungiamo altre.

C’è un problema di motivazione nello spogliatoio nerazzurro? Le statistiche sembrerebbero parlare in quella direzione. Ma ben più chiaro, davanti alle telecamere di Sky, è stato Beppe Marotta nella puntuale analisi sulle difficoltà dell’Inter.

L’Amministratore Delegato nerazzurrro ha focalizzato in modo dettagliato i momenti nei quali era doveroso non commettere errori per avere oggi una classifica diversa: «Avevamo 12 punti a disposizione, con Monza, Empoli, Sampdoria e Bologna, quindi avversari oggettivamente inferiori, e ne abbiamo totalizzato soltanto due. Mentre contro Porto, Milan e Napoli ci sono state prestazioni vincenti. In campionato manca la continuità e senza quella non si può parlare di grande squadra. Tocca ad allenatore e squadra individuare la terapia».

Se di crisi si può parlare in questo andamento a zig-zag, bisogna trovare la motivazione. Proviamo a suggerire qualche pista d’indagine, offrendo piccoli spunti alla riflessione, ben sapendo che una delle cose più difficili nel calcio è proprio trovare le ragioni delle crisi. E soffermiamoci sugli interpreti, capendo chi ha bucato queste 4 gare “incriminate” e se c’erano stati segnali che potevano farlo capire.

1) Monza-Inter 2-2. Il pareggio arriva tre giorni dopo il capolavoro col Napoli, quando all’inizio del 2023 le sorti del campionato sembrano essersi riaperte. L’errore più macroscopico (alla resa dei fatti) sono gli ingressi dalla panchina. Lukaku, ancora in una fase di forma non completa, entra in campo e sembra spaesato quasi che testa e corpo fossero ancora agli imbarazzi in Qatar. Dumfries rileva Darmian ed è proprio lui al terzo di recupero a confezionare l’autogol che butta al vento due punti pesanti.

2) Inter-Empoli 0-1. Stessa sindrome precedente. Dopo la grande impresa del trionfo da dominatore nel derby di Supercoppa, la macchina non si accende più e va a perdere una partita che doveva essere spinta dal vento dell’entusiasmo. Colpevole numero 1 è Skriniar, che dopo aver annullato Leao incappare in un rosso evitabile, preso più per mancanza di concentrazione che per eccesso di agonismo. Ma anche il Lautaro di soli 5 giorni prima non è più lui.

3) Sampdoria-Inter. Un altro derby vinto, questa volta in campionato, e nuovo passaggio a vuoto. A Genova è un tiro a segno, ma non bastano 25 tiri per trovare la chiave d’accesso. Se si tira molto e si è scarsamente efficaci, non è un alibi e non è solo sfortuna. A deludere è soprattutto Gosens, che col Milan ha giocato solo 20 minuti e a Genova non sfrutta la titolarità.

4) Bologna-Inter 1-0. Dopo la bella prova col Porto, con successo ottenuto nel finale di gara, era sospettabile un calo fisico e mentale. Meno preventivabile che Lukaku retrocedesse di non poche caselle nel rendimento dopo essere stato risolutivo nei pochi minuti avuti a disposizione in Champions League. A questo punto, si capisce anche il richiamo all’ordine di Marotta nei confronti di Simone Inzaghi. Le motivazioni con le squadre forti si trovano in maniera naturale, ma le grandi squadre sono quelle che non abbassano mai il livello di adrenalina. E la somministrazione di motivazioni è tra i compiti del mister.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Inter News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 49 del 07/09/2021- Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - P.I.11028660014 - Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso all' FC Internazionale Milano I marchi Inter sono di esclusiva proprietà di FC Internazionale Milano