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Pastorello sull’assistito Inzaghi: «Passaggio in Arabia? Vi dico quand’è nata ufficialmente l’idea»

Pastorello, agente di Simone Inzaghi, parla del trasferimento del tecnico all’Al Hilal, rivelando retroscena riguardanti la finale di Champions
Federico Pastorello, noto agente sportivo, ha rilasciato una lunga intervista a Fanpage, affrontando vari temi legati al mercato e al calcio italiano. Tra gli argomenti trattati, non poteva mancare il trasferimento di Simone Inzaghi dall’Inter all’Al Hilal. Secondo Pastorello, l’idea di trasferirsi in Arabia Saudita era nell’aria già da tempo, ma la decisione finale è stata presa solo dopo la finale di Champions League. Inzaghi stesso, infatti, aveva dichiarato che, in caso di vittoria contro il Manchester City, non avrebbe mai lasciato il club nerazzurro. Pastorello ha anche smentito le voci che accostano la scelta dell’allenatore a una sua distrazione in quel momento cruciale, sottolineando la professionalità del tecnico, che ha sempre mantenuto il massimo impegno con l’Inter fino all’ultimo giorno di lavoro.
Il futuro di Tommaso Inzaghi nel mondo degli agenti
Nel corso dell’intervista, Pastorello ha anche parlato di Tommaso Inzaghi, figlio di Simone, e della sua decisione di intraprendere la carriera di agente sportivo. Secondo Pastorello, la motivazione che ha spinto Tommaso a intraprendere questa strada non è legata al suo celebre padre, ma alla sua forte determinazione e passione per il mestiere. Pastorello, che conosce Alessia Marcuzzi da molti anni, ha raccontato come la madre di Tommaso, ex compagna di Carlo Cudicini, l’abbia contattato per chiedergli di dare una mano al giovane. Tommaso, descritto come un ragazzo molto educato e ambizioso, ha già dimostrato grande entusiasmo e voglia di imparare, qualità che potrebbero portarlo a costruire una carriera di successo nel mondo del calcio.
AL HILAL – «Ovviamente l’idea è nata prima, non sono trattative che si chiudono in una settimana. Ma vi posso garantire che la decisione è stata presa successivamente alla finale. Simone stesso mi disse che se avesse vinto quella partita non sarebbe andato via. Quella finale è stata talmente sbagliata, da tutti, che io non posso pensare sia successo a causa dell’allenatore che poteva essere distratto. Mister Inzaghi è un professionista e vincere una Champions fa la differenza nella carriera di qualsiasi allenatore. Io capisco tutto, ma sono storie completamente inventate: lui è rimasto concentrato sull’Inter fino all’ultimo giorno di lavoro. Ha chiuso proprio ogni tipo di conversazione 4-5 giorni prima della finale».
TOMMASO INZAGHI – «Tommy è un bravissimo ragazzo e il motivo per cui lavora con noi non è il papà, ma la mamma. Conosco Alessia Marcuzzi da tantissimi anni perché è stata fidanzata a lungo con Carlo Cudicini, che era mio assistito ai tempi del Chelsea. Abbiamo fatto feste e vacanze assieme. Chiamò lei per chiedermi se potevo dargli una una mano, perché Tommaso voleva fare questo mestiere. È un ragazzo con tantissimo entusiasmo e molto educato per la posizione che ha, per essere il figlio di chi è. Ha una voglia di fare clamorosa e sono convinto potrà fare una bella carriera da agente».