Hanno Detto
Palladino difende Chivu, l’allenatore della Dea si schiera con l’allenatore rumeno «Rigore inesistente»

Palladino dice la sua sulla seconda sconfitta consecutiva in Champions League: il tecnico dell’Atalanta commenta il rigore
Seconda sconfitta consecutiva in Champions League per l’Inter, battuta ancora una volta dal Liverpool a San Siro al termine di una gara decisa da un episodio destinato a far discutere a lungo. Dopo il KO dell’andata, anche il ritorno europeo dei nerazzurri si è chiuso con una sconfitta maturata su un rigore concesso dal VAR per una leggera trattenuta di Alessandro Bastoni, difensore centrale mancino e pilastro della retroguardia interista, ai danni di Wirtz. Un contatto giudicato decisivo dall’arbitro, ma ritenuto da molti osservatori assolutamente insufficiente per giustificare la massima punizione.
Il clima attorno alla squadra di Cristian Chivu, allenatore rumeno alla guida della Beneamata in questa stagione europea, è ora carico di tensione e amarezza. La seconda battuta d’arresto consecutiva complica il cammino nel girone e riaccende il dibattito sull’utilizzo del VAR e sull’uniformità di giudizio degli arbitri nelle competizioni UEFA.
RIGORE E POLEMICHE – «Un rigore inesistente, non esiste proprio». Con queste parole Raffaele Palladino, allenatore dell’Atalanta ed ex centrocampista, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria dei bergamaschi contro il Chelsea, commentando a caldo l’episodio che ha deciso la sfida di San Siro. Una presa di posizione netta, che si aggiunge al coro di voci critiche sollevatesi nelle ore successive al match.
Alla dichiarazione di Palladino ha fatto seguito la replica, altrettanto significativa per il suo silenzio, di Cristian Chivu. Il tecnico dell’Inter, interpellato sull’episodio, si è limitato a un laconico: «No comment». Una risposta che evidenzia tutta la frustrazione dell’ambiente interista, già provato da una sconfitta pesante sul piano del risultato e ora anche sul fronte delle interpretazioni arbitrali.
Per l’Inter, già impegnata nella corsa europea e nella gestione di un calendario fitto di impegni, questa battuta d’arresto rappresenta un duro colpo dal punto di vista morale. I nerazzurri dovranno ora concentrarsi sul prossimo appuntamento europeo e riscattare una serata che lascia strascichi polemici, ma anche la consapevolezza di poter competere ad alti livelli. Il caso del rigore, intanto, continua ad alimentare il dibattito tra addetti ai lavori e tifosi.