Palestra Inter, destinato a restare solo un sogno? Il punto
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Palestra Inter, l’esterno dell’Atalanta destinato a restare solo un sogno? Quell’alternativa può tornare d’attualità!

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Palestra Inter, l’esterno dell’Atalanta destinato a restare solo un sogno? Quell’alternativa può tornare d’attualità! I nomi per la fascia destra

Con il gong d’inizio della sessione invernale di trattative ormai prossimo, i piani delle grandi del nostro calcio iniziano a prendere una forma definita. Nel suo consueto editoriale sulle colonne di Sportitalia, il noto esperto di calciomercato Gianluigi Longari ha tracciato il quadro delle urgenze che le big della Serie A devono risolvere. Questa finestra di gennaio viene dipinta non come il momento dei sogni, ma come il “mercato del bisogno”, dove i tecnici sperano di ricevere non il regalo più lussuoso, ma quello più utile alla causa. In questo scenario, l’Inter, che guarda tutti dall’alto della classifica, ha una priorità assoluta dettata dall’infermeria.

Chivu chiama, la società risponde: caccia al dopo Dumfries

Dalla vetta del campionato, l’allenatore Cristian Chivu ha inviato un messaggio inequivocabile alla dirigenza di Viale della Liberazione: serve un innesto immediato sulla corsia laterale destra per sopperire al lungo stop di Denzel Dumfries. L’operazione chirurgica e la convalescenza di circa tre mesi dell’olandese hanno aperto una falla che va chiusa subito. Il desiderio proibito della Beneamata porta il nome di Marco Palestra. Il classe 2005, che sta incantando in prestito al Cagliari, ha l’identikit perfetto per talento e futuribilità. Tuttavia, l’ostacolo è rappresentato dall’Atalanta: la Dea, proprietaria del cartellino, ha alzato un muro invalicabile, rifiutando ogni ipotesi di cessione a metà campionato.

L’alternativa “ponte” e la smentita sull’ex

Costretti a virare su piani alternativi, i nerazzurri stanno vagliando profili d’esperienza, le cosiddette soluzioni “ponte” per arrivare indenni a giugno. In quest’ottica riprende quota la candidatura di Dodò: il terzino brasiliano della Fiorentina, ex Shakhtar Donetsk, garantirebbe affidabilità immediata, anche se i costi e l’età non sposano appieno la filosofia verde del fondo Oaktree. Infine, Longari gela la pista che porta a un ritorno di fiamma per Raoul Bellanova: al momento non sussistono i margini per riportare a Milano l’esterno orobico.

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