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Moviola Inter Como, Calvarese bacchetta Di Bello su Tuttosport. Ecco l’analisi completa

Moviola Inter Como, l’ex direttore di gara Gianpaolo Calvarese bacchetta la direzione di Di Bello su Tuttosport. Ecco l’analisi completa
L’analisi di Tuttosport, curata dall’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, ha esaminato la direzione di gara di Marco Di Bello in Inter-Como, la sua prima a San Siro in questa stagione. Sebbene la partita, che sulla carta appariva difficile, si sia presto trasformata in un incontro senza storia grazie al dominio dei nerazzurri, non sono mancati i momenti di discussione sulla gestione disciplinare dell’arbitro.
Soglia tecnica e l’episodio di Diego Carlos
Il direttore di gara ha adottato una soglia tecnica piuttosto bassa, concludendo la partita con 29 interventi sanzionati. Nonostante Calvarese li giudichi tutti corretti, il numero è comunque elevato se confrontato con la media stagionale della Serie A.
L’episodio più delicato è arrivato nel recupero del primo tempo, coinvolgendo il difensore del Como, Diego Carlos, e il capitano dei nerazzurri, Lautaro Martínez. Il brasiliano prima ha cinturato l’attaccante Marcus Thuram e subito dopo ha rifilato un calcione a Lautaro Martínez. Nonostante la gravità, Di Bello ha scelto di ammonire il difensore. Calvarese ritiene che il difensore ospite abbia rischiato molto, ma che l’intervento non fosse meritevole di cartellino rosso. L’ex arbitro ha promosso il piglio e la personalità di Di Bello (classe ’81) nel richiamare con veemenza il numero 34, mostrando una buona autorità in campo.
L’altalena disciplinare: eccesso e perdono
È sul fronte disciplinare che la gestione di Di Bello ha mostrato delle incoerenze. A parte la corretta ammonizione del difensore svizzero Manuel Akanji nel finale, l’arbitro si è trovato a dover prendere decisioni opposte in situazioni borderline.
In primo luogo, ha forse esagerato nell’estrarre il cartellino giallo per il centrocampista del Como, Máximo Perrone. Il giocatore aveva interrotto una ripartenza del difensore Alessandro Bastoni, ma l’intervento aveva toccato prima il pallone e solo successivamente l’avversario.
In secondo luogo, a inizio secondo tempo, Di Bello ha scelto di perdonare il centrocampista turco Hakan Çalhanoğlu per un intervento in ritardo sull’attaccante Jesús Rodríguez. Questi due episodi, sanzionati o non sanzionati con misure diverse, indicano una certa eterogeneità nel metro di giudizio adottato durante la gara. Nonostante ciò, l’Inter ha dominato il campo, rendendo la sua presenza meno influente sul risultato finale.