Calciomercato Inter
Mercato Inter, la scelta fatta in estate sull’attacco sta dando ragione a Chivu: il club ha corso un ‘rischio calcolato’

Mercato Inter, la scelta fatta in estate sull’attacco sta dando ragione a Chivu: il club ha corso un ‘rischio calcolato’. Ecco quale
La sessione estiva del mercato Inter si era chiusa con qualche perplessità legata al reparto offensivo. Molti osservatori si aspettavano l’arrivo di una quinta punta, magari un profilo esperto come Ademola Lookman, ma la dirigenza ha preferito fermarsi a quattro attaccanti. Una decisione che, almeno in questo avvio di stagione, sta dando ragione al tecnico Cristian Chivu.
Come sottolineato da Libero, la rinuncia all’attaccante in più ha permesso all’allenatore romeno di valorizzare due giovani di prospettiva: Francesco Pio Esposito, classe 2005 cresciuto nel vivaio nerazzurro, e Ange-Yoan Bonny, attaccante francese del 2003 arrivato dal Parma. Entrambi, grazie alla scelta societaria, hanno potuto trovare spazio e responsabilità che difficilmente avrebbero avuto con un ulteriore elemento nel reparto.
I vantaggi della linea verde
La strategia del club di Viale della Liberazione ha comportato un rischio calcolato: in caso di infortuni tra i titolari, la coperta offensiva potrebbe risultare corta. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, il potenziale tecnico e atletico del pacchetto avanzato sembra migliorato. Sono infatti usciti profili esperti ma logorati come Joaquin Correa (31 anni), Mehdi Taremi (33) e Marko Arnautovic (36), sostituiti da due attaccanti giovani e in piena crescita. L’età e la freschezza fisica di Bonny ed Esposito garantiscono maggiore continuità di impiego e una prospettiva futura importante.
Chivu e la gestione delle risorse
Chivu ha finora dimostrato di saper sfruttare al meglio questa nuova configurazione offensiva. Esposito ha già segnato il suo primo gol in Serie A contro il Cagliari, mentre Bonny scalpita per trovare spazio, magari già nella prossima sfida di Champions League contro lo Slavia Praga. La scelta di ridurre il numero complessivo di attaccanti ha quindi permesso all’allenatore di creare un percorso di crescita graduale ma concreto per i giovani.
In conclusione, la decisione di non investire in un quinto centravanti appare oggi un investimento sulla sostenibilità tecnica e sulla valorizzazione interna. Se il reparto resterà integro sul piano fisico, l’Inter potrà raccogliere i frutti di una scelta coraggiosa che guarda al futuro senza compromettere il presente.