Calciomercato Inter
Mercato Inter, Pavard OUT e Akanji IN: svelato l’impatto a bilancio del doppio affare

Mercato Inter, Pavard OUT e Akanji IN: svelato l’impatto a bilancio del doppio affare chiuso dai nerazzurri nel giorno della chiusura estiva
Ultimo giorno di calciomercato intenso per il mercato Inter, protagonista di una doppia mossa che ha coinvolto il reparto difensivo: in entrata è arrivato Manuel Akanji, centrale svizzero classe 1995 proveniente dal Manchester City, mentre in uscita si registra l’addio di Benjamin Pavard, campione del mondo 2018 con la Francia, destinato all’Olympique Marsiglia. Due operazioni che non solo modificano l’organico a disposizione di Cristian Chivu, ma incidono anche sui conti del club.
I costi legati all’arrivo di Akanji
Secondo quanto riportato da Calcioefinanza.it, l’arrivo di Akanji comporterà un esborso immediato di 2 milioni di euro per il prestito oneroso, con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. A questa cifra va aggiunto l’ingaggio del difensore, pari a circa 5 milioni netti a stagione (9,25 lordi). Complessivamente, l’operazione pesa per circa 11,25 milioni sul bilancio 2025/26.
Pavard al Marsiglia e l’impatto sul bilancio
Diversa la formula relativa a Pavard, che si trasferirà al Marsiglia con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato anch’esso a 15 milioni. In questo caso, però, non è previsto alcun corrispettivo immediato per il trasferimento temporaneo. Il beneficio principale per l’Inter è rappresentato dal risparmio sullo stipendio del francese, pari a 5 milioni netti (6,55 lordi).
Facendo i conti, il saldo delle due operazioni produrrebbe un effetto negativo di circa 4,7 milioni per la stagione in corso. Tuttavia, qualora il Marsiglia decidesse di esercitare il riscatto, l’Inter potrebbe mettere a bilancio una plusvalenza stimata in poco meno di 2,1 milioni.
Dal punto di vista tecnico, Akanji rappresenta un rinforzo affidabile, con esperienza internazionale e capacità di adattarsi a diversi sistemi di gioco. Pavard, invece, lascia Milano dopo aver dimostrato duttilità e spirito di sacrificio, qualità che potrebbero mancare alla retroguardia interista.
La doppia operazione conferma dunque la volontà della dirigenza nerazzurra di bilanciare esigenze sportive ed economiche, mantenendo competitivo il gruppo senza rinunciare a un’attenzione scrupolosa ai conti societari.