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Mercato Inter, Biasin frena sugli esterni candidati in nerazzurro: «A gennaio serve solo un profilo pronto»

Mercato Inter, Biasin analizza le strategie sulla fascia destra: Palestra e Norton-Cuffy non si muovono, spunta un’ipotesi alternativa
Il tema dell’esterno destro continua a tenere banco nel calciomercato Inter, soprattutto dopo il lungo stop di Denzel Dumfries. A fare chiarezza sul possibile scenario di gennaio è Fabrizio Biasin, giornalista e opinionista, intervenuto negli studi di QSVS, che ha offerto una lettura molto pragmatica delle strategie nerazzurre.
Secondo Biasin, è fondamentale distinguere tra il punto di vista dei tifosi e quello di chi lavora quotidianamente all’interno del club. Da una parte c’è la naturale voglia di vedere nuovi innesti, dall’altra le esigenze tecniche e di gestione di una stagione che entra nella fase decisiva. L’Inter, infatti, non può permettersi scommesse che richiedano mesi di adattamento.
VISIONE DEL CLUB – «Bisogna sempre guardarla dal punto di vista del tifoso, che vorrebbe sempre altri giocatori, però c’è anche quello di chi lavora, dell’allenatore. Se mi prendete il fenomeno lo prendo volentieri, se mi prendete uno su cui devo lavorare quattro mesi, è finita la stagione».
Nel suo ragionamento, Biasin ha poi escluso con decisione alcuni dei nomi più chiacchierati. Marco Palestra, esterno classe 2005 dell’Atalanta in prestito al Cagliari, viene considerato un elemento centrale in un progetto tecnico e per questo difficilmente cedibile a gennaio. Stesso discorso per Brooke Norton-Cuffy, laterale inglese del Genoa.
PALESTRA E NORTON-CUFFY – «Palestra non si muove a gennaio. Da qualsiasi elenco toglierei tutti i giocatori che sono parte attiva di un progetto: un giocatore così non viene a gennaio. Norton-Cuffy serve al Genoa per salvarsi, non viene a gennaio».
Il nodo centrale, secondo Biasin, è che l’Inter non cerca un profilo da formare, ma eventualmente un calciatore già pronto, capace di inserirsi subito in un contesto competitivo come quello di San Siro. Per questo motivo, se mai si dovesse aprire uno spiraglio, l’idea dovrebbe cadere su un giocatore “fatto e finito”.
UN NOME POSSIBILE – «Tu hai bisogno di un giocatore fatto e finito che non funziona da un’altra parte. Se proprio devo ragionare su un investimento, anche se non credo che ci sarà la possibilità, Dodò potrebbe avere un senso».
Parole che confermano come il mercato di gennaio dell’Inter sarà improntato alla massima prudenza. Nessuna rivoluzione, poche eccezioni e solo se davvero funzionali al presente, prima ancora che al futuro.