Mazzola: «Mi piace molto Inzaghi, ma vincere subito è difficile»
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Mazzola: «Mi piace molto Inzaghi, ma vincere subito è difficile»

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Sandro Mazzola, leggenda dell’Inter, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del grande momento dell’Inter di Inzaghi: le sue parole

Sandro Mazzola, leggenda dell’Inter, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del grande momento dei nerazzurri di Inzaghi e ha svelato dei retroscena: le sue parole.

INZAGHI«Mi piace come Simone Inzaghi sta facendo giocare la squadra. Certo, abbiamo calciatori davvero forti in ogni reparto, questo va sottolineato. Però Inzaghi si è calato immediatamente nel nostro ambiente, ha fatto scelte rapide, chiare, ha saputo ricaricare chi era un po’ in calo. Bravo, proprio bravo: Simone è già sulla scia dei grandi».

INVERNIZZI«Sì, ci venne chiesto un parere. Non sull’esonero, sia chiaro, ma appunto su come sostituire Heriberto che, meglio chiarirlo per i tifosi più giovani, non era parente del Mago Herrera. E anche come calcio, non lo ricordava… Ricordo bene quello che dissi: mi premeva soprattutto riportare in squadra compagni di valore come Corso, Bedine Jair,
che Herrera aveva accantonato. Il Milan era partito meglio e continuò a mantenere un vantaggio notevole. Noi con Invernizzi trovammo una spinta formidabile. Direi proprio di sì. Riuscì a farci dare il meglio, pungolandoci nell’orgoglio attraverso un atteggiamento furbo, molto furbo».

SIMONI«Gigi Simoni ci ha portato nel 1998 in vetta all’Europa nella sua stagione iniziale: 3-0 sulla Lazio, finale di Coppa Uefa al Parco dei Principi di Parigi. Io spinsi molto su Massimo Moratti per far sedere Gigi sulla nostra panchina. Ero dirigente addetto appunto alle questioni tecniche: Massimo, ricordo, voleva orientarsi su un allenatore di caratura
mondiale perché avevamo preso il Fenomeno Ronaldo, chiedeva un gioco all’altezza. Lui impostando la squadra su Ronaldo, appunto, cercava di liberargli spazio nella metà campo degli avversari in modo che il campione brasiliano potesse esprimere la sua irresistibile progressione».

POLEMICHE SULLO SCUDETTO – «Dell’Inter sono stato giocatore, capitano, dirigente e non ho mai smesso di esserne tifoso perciò il mio parere può essere inevitabilmente considerato di parte. Ma ai giovani di oggi dico di andarsi a vedere lo scontro tra Iuliano, lo stopper della Juve, e Ronaldo. Lo lascio giudicare a loro…».

ALLENATORI GIOVANI – «Bisogna considerare che all’Inter un certo Giovanni Trapattoni ha dovuto attendere la sua terza stagione per lo scudetto dei record e il c.t. campione del mondo, Marcello Lippi, ha retto un solo campionato, grigio. Sì, Simone è proprio bravo e può farcela».

 

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