Hanno Detto
Mazzarri: «PSG-Inter sarà una finale equilibrata, sul futuro di Inzaghi ho questa sensazione»
L’ex allenatore dell’Inter, Walter Mazzarri, ha voluto dire la sua in vista della finale di Champions League tra i nerazzurri e il PSG
Tre giorni alla finale di Champions League che vedrà Inter e PSG sfidarsi a Monaco di Baviera. Come di consueto, sono tante le dichiarazioni che si inseguono nella settimana di una partita così importante, sia da una parte che dall’altra. In particolare, l’ultimo in ordine di tempo a parlare della finalissima della massima competizione europea è stato Walter Mazzarri. Nerazzurro dall’estate 2013 fino al novembre 2014, l’ex allenatore del Napoli ha commentato la stagione dell’Inter di Simone Inzaghi ai microfoni di Marca, noto quotidiano spagnolo.
FINALE DI CHAMPIONS – «Non mi piace fare previsioni. Vedo una finale equilibrata, tutto può succedere. Secondo me l’Inter cercherà di attaccare per mettere in difficoltà il PSG e di non concedere troppo perché ha giocatori importanti a livello individuale. Devono cercare di imporre il loro gioco, restare il più possibile nella metà campo avversaria per riconquistare palla, come fanno in Italia, e stare attenti alle transizioni».
FUTURO INZAGHI – «Inzaghi è un allenatore moderno, giovane, una persona formidabile. Parla come un gentiluomo. Lo conosco bene e si merita tutto quello che sta ricevendo. Ha raggiunto un livello molto alto. Non so se allenerà in Arabia Saudita o no, ma penso che per un allenatore come lui lo stipendio sia importante, ma lo è anche il prestigio. Non so cosa succederà: se andrà in Arabia Saudita o resterà in un campionato più interessante».
LA SUA INTER – «Era un’Inter completamente diversa, con difficoltà economiche. Siamo arrivati quinti, sì, ma vorrei ricordare che Moratti è stato il presidente che mi ha scelto e, fino al momento in cui ha venduto la società, siamo stati secondi. Da quel momento in poi, i restanti giocatori del Triplete, vedendo di avere una nuova proprietà, cambiarono atteggiamento. È stato un miracolo arrivare quinto. L’Inter è arrivata dal nono posto e dopo di me è arrivato un altro allenatore importante (Mancini) che è arrivato ottavo. Insisto, è stata una stagione molto positiva, considerata la situazione della squadra in quel momento».
INTER SQUADRA DIFENSIVA? – «Non è vero che l’Inter è una squadra difensiva, per niente. Gioca un calcio splendido, brillante… È vero che quando compete in Europa, contro rivali dello stesso livello o superiori, non può pensare di dominare la partita per tutti i 90 minuti. Per ogni cosa c’è un momento: per attaccare e per soffrire. Subire pochi gol non significa stare sulla difensiva: si può attaccare molto e recuperare velocemente la palla nella metà campo avversaria… L’Inter è una squadra equilibrata che sa quello che vuole. Ecco come è diventata una delle migliori squadre d’Europa».
IL PUNTO DI FORZA DELL’INTER? – «L’Inter è una delle squadre più forti d’Europa. Adotta meccanismi molto interessanti spostando i difensori centrali in avanti verso il centrocampo. È una squadra moderna che gioca molto bene. Ho fatto qualcosa di simile al Napoli con Campagnaro per creare superiorità numerica a centrocampo. Questo crea molte occasioni da gol per Lautaro, Thuram… Giocano bene, sono una squadra molto completa e hanno giocatori che sono stati corteggiati in Europa. Non è un caso che abbia raggiunto due finali di Champions League in tre anni».
QUESTA UN’ALTRA INTER, COSA E’ CAMBIATO? – «Questa Inter arriva dal fatto di aver giocato due finali di Champions League in tre anni. È un’Inter diversa, con giocatori molto importanti in rosa che hanno fatto davvero bene. Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro, costruendo un calcio divertente, e merita tutto quello che ha ottenuto. In questa stagione ha lottato fino alla fine per lo scudetto. Peccato per alcuni pareggi che avrebbero potuto trasformarsi in vittorie… Penso comunque che l’Inter abbia fatto un’ottima stagione».
