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Marotta Inter, esplode la rivalità con Conte: non si sopportano, il motivo

Inter News 24

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Marotta Inter, le ultime sul momento e le nuove cariche ufficiali assunte dal presidente nerazzurro. Tutti i dettagli in merito

È stata una sfida senza esclusioni di colpi quella tra Antonio Conte e Beppe Marotta, una rivalità che, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, sembra destinata a durare per tutto l’arco della stagione. Tutto è cominciato nel post di Napoli Inter, con le prime stoccate dialettiche dell’allenatore partenopeo e le risposte indirette del presidente nerazzurro, in un botta e risposta che ha riportato nel calcio italiano una tensione vera, viscerale, finalmente lontana dal buonismo di facciata.

Conte e Marotta, due visioni opposte del calcio e della comunicazione

«Evviva Antonio Conte e Beppe Marotta», scrive il quotidiano, sottolineando come questa rivalità rappresenti una ventata d’aria fresca in un mondo sempre più anestetizzato da frasi di circostanza. I due si conoscono alla perfezione, sin dai tempi della Juventus, dove insieme hanno costruito un ciclo vincente. Oggi, però, si trovano su sponde opposte e con obiettivi contrastanti. Conte, tecnico del Napoli, è l’uomo delle emozioni forti, diretto, impulsivo, capace di colpire come un pugile di razza — il Carlos Monzon della comunicazione, come lo definisce il Corriere dello Sport.

Marotta, invece, preferisce le spigolature eleganti, la diplomazia con taglio chirurgico. Studia le parole, calibra ogni messaggio, ma non evita lo scontro quando serve. Sa che nel calcio la rivalità è il motore dello spettacolo, e con Conte di fronte non si può restare neutrali.

Un rapporto logoro nato da un passato vincente

Il legame fra i due si è incrinato proprio a Milano. Marotta, che allora era amministratore delegato dell’Inter, volle Conte a tutti i costi, sacrificando Luciano Spalletti per affidargli la panchina. E Conte, come previsto, portò risultati: grinta, organizzazione, e lo Scudetto del 2021. Ma le tensioni interne, le divergenze di vedute e la gestione dei momenti difficili segnarono la rottura definitiva.

Ora, a distanza di anni, la rivalità si è trasformata in una vera guerra fredda, fatta di battute pungenti e sottintesi velenosi. Difficile dire se Conte abbia goduto di più per il 3-1 ottenuto sul campo, per aver fatto perdere la calma a Lautaro Martinez e compagni — come ammesso da Cristian Chivu nel post partita — o per essersi tolto qualche sassolino davanti ai microfoni.

Una cosa è certa: Conte e Marotta non si sopportano e non lo nascondono. Ma proprio questo rende il calcio più autentico, più umano, più vivo.

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