Marotta azionista dell’Inter, Ravezzani sottolinea: «Questa scelta significa una cosa»

Marotta azionista dell’Inter, Ravezzani sottolinea: «Questa scelta significa una cosa». Il pensiero del giornalista

Novità importanti in casa Inter. L’attuale presidente nerazzurro, Beppe Marotta, ha infatti deciso di investire direttamente nella società, acquisendo il 2% delle quote del club. Una mossa che rafforza ulteriormente il suo legame con la proprietà e che sottolinea il ruolo sempre più centrale del dirigente nella governance interista.

Marotta, 67 anni, è approdato a Milano nel 2018 dopo una lunga esperienza alla Juventus, diventando uno degli artefici principali della rinascita sportiva e finanziaria della squadra. Sotto la sua guida, i nerazzurri hanno conquistato uno scudetto, diverse coppe nazionali e sono tornati protagonisti in Europa, raggiungendo la finale di Champions League del 2023 e quella dello scorso anno.

Il rapporto con Oaktree e le prospettive future

L’ingresso come azionista di minoranza viene letto come un segnale di fiducia e di continuità nei confronti di Oaktree, fondo americano azionista di maggioranza dell’Inter. Secondo diversi analisti, questa operazione consolida il sodalizio tra Marotta e la proprietà, mostrando come il futuro del club sia legato alla sinergia tra dirigenza e investitori.

L’acquisto del 2% non ha solo un valore simbolico, ma testimonia l’impegno diretto del presidente nel progetto a lungo termine della società. Per i tifosi interisti si tratta di un’ulteriore garanzia di stabilità e di ambizione, con l’obiettivo di mantenere la squadra competitiva in Italia e in Europa.

Marotta acquista il 2% dell’Inter e ne diventa piccolo azionista oltre che presidente. Una scelta che la dice lunga sul sodalizio strettissimo con Oaktree. Il futuro del manager che ha rilanciato il club è sempre più legato non solo all’azionista di maggioranza, ma alla società.

— Fabio Ravezzani (@FabRavezzani) August 16, 2025

PAROLE – «Marotta acquista il 2% dell’Inter e ne diventa piccolo azionista oltre che presidente. Una scelta che la dice lunga sul sodalizio strettissimo con Oaktree. Il futuro del manager che ha rilanciato il club è sempre più legato non solo all’azionista di maggioranza, ma alla società».