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Marocchi: «Chivu deve fare delle scelte coraggioso, ecco cosa servirebbe»

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Le parole di Giancarlo Marocchi, ex calciatore, sull’inizio di stagione dell’Inter con la sconfitta contro la Juve. Tutti i dettagli in merito

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Giancarlo Marocchi ha offerto il suo punto di vista sull’Inter di Cristian Chivu, un’analisi lucida e attenta che fa emergere diverse problematiche nella gestione dello spogliatoio e nell’atteggiamento dei giocatori. Marocchi ha sottolineato la necessità di comprendere fino in fondo la percezione che i giocatori hanno del nuovo allenatore, e se, come accade spesso nelle squadre di calcio, l’entusiasmo e la motivazione siano davvero a livelli alti.

La gestione dello spogliatoio: cosa manca a Chivu?

«Avrei proprio bisogno di Andrea Paventi per capire se ci sono spifferi da qualche parte lì ad Appiano Gentile», ha esordito Marocchi, facendo riferimento all’inviato di Sky Sport presso il centro sportivo dell’Inter. La frase mette subito in evidenza come, più che dalle dichiarazioni ufficiali, siano le voci e i piccoli dettagli a rivelare la verità sul rapporto tra l’allenatore e i giocatori. Marocchi ha condiviso la sua esperienza diretta con allenatori che, inizialmente poco riconosciuti, sono riusciti nel tempo a conquistarsi la leadership nello spogliatoio, come accaduto con Simone Inzaghi. Il percorso del tecnico nerazzurro, però, ha avuto successo principalmente grazie alla crescita del gruppo, che si è sentito protagonista e partecipe del progetto.

La domanda di Marocchi è quindi cruciale: «Chivu è già contento di come lo seguono i giocatori, oppure ha la sensazione che alcuni abbiano il cervello e le motivazioni a riposo?». Un interrogativo che va a toccare il cuore della gestione di un allenatore, quella capacità di motivare il gruppo e di far sì che ogni calciatore dia il massimo in campo. Secondo Marocchi, la percezione di questa motivazione non può emergere dalle parole ufficiali ma solo da ciò che si percepisce, dagli spifferi che arrivano dallo spogliatoio.

L’atteggiamento da cambiare

Marocchi ha poi analizzato la partita contro la Juventus, in cui l’Inter ha giocato prevalentemente nella metà campo avversaria. Tuttavia, l’ex calciatore ha evidenziato come l’atteggiamento da rivedere fosse proprio quello, la mancanza di incisività, il non saper capitalizzare l’opportunità: «Deve fare scelte che non inducano a pensare che la colpa sia di quelli che poi ha tolto», ha affermato Marocchi, evidenziando che Chivu, pur mostrando un approccio intelligente e educato, rischia di non riuscire a imporre la sua autorità se non saprà trasmettere la giusta mentalità alla squadra.

Il riferimento alle grandi personalità come Fabio Capello è significativo: secondo Marocchi, un allenatore di grande carisma deve essere in grado di incendiare e scuotere il gruppo, senza perdersi in strategie troppo educate ma poco incisive: «Se uno vuole essere educato, convincente e intelligente rischia di non farcela poi», ha concluso, indicando che per ottenere risultati in un club di alto livello come l’Inter, un allenatore deve essere pronto a prendere decisioni forti, anche se impopolari.

Conclusioni: Chivu di fronte a una grande sfida

Il messaggio che Marocchi vuole trasmettere è chiaro: la gestione dello spogliatoio e l’atteggiamento dei giocatori sono aspetti fondamentali per il successo dell’Inter. Chivu ha sicuramente delle qualità da allenatore, ma per emergere davvero e diventare una guida assoluta, dovrà riuscire a motivare e a rendere il gruppo veramente coeso. Se non riuscirà in questo, rischia di trovarsi di fronte alla stessa problematica che ha caratterizzato altre esperienze di cambiamento, ovvero quella di non riuscire a far emergere la vera forza della squadra.

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