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Maldini e l’INCREDIBILE aneddoto su Ronaldo! Cosa ha detto sull’ex Inter

Paolo Maldini, leggenda del Milan, ha svelato un clamoroso aneddoto su Ronaldo il Fenomeno, ex Inter: le dichiarazioni
Intervenuto come ospita nel podcast AKOS, Paolo Maldini, bandiera del Milan, ha svelato alcuni aneddoto sull’ex Inter Ronaldo il Fenomeno:
RONALDO IL FENOMENO – «Quello che aveva Ronaldo, che sinceramente non aveva quasi nessuno, o perlomeno quando aveva un giocatore aveva quel tipo di velocità di impatto fisico non aveva la tecnica di Ronaldo… sinceramente riusciva a fare determinate cose con una velocità che nessun altro aveva e quindi abbinava controllo fisico, velocità e forza a una tecnica che era sinceramente in quei 3-4 anni lì era straordinaria».
MARADONA E RONALDO – «Come con Ronaldo, era un giocatore che veniva picchiato molto, probabilmente in quegli anni lì ancora di più perché gli anni 80 erano molto più duri rispetto agli anni 90. Ma non ha mai reagito, non ha mai detto niente, non è mai andato veramente oltre quelle che erano le lamentele classiche, normali. Sinceramente questo lo ha reso anche nei confronti degli avversari un giocatore da rispettare sempre. Poi le sue capacità balistiche, tecniche, fisiche l’hanno reso quello che che poi è stato quindi uno dei tre migliori calciatori di sempre. Poi tra l’altro simpatico fuori dal campo e simpatico in campo nonostante le le botte che prendeva riusciva a fare la battuta sempre senza distogliere la sua attenzione da quello che era l’obiettivo, lui voleva vincere. Poi era un grande amante del pallone: la mia passione più grande è la palla e lui era amante della palla. Con tutti i suoi problemi perché poi è un ragazzo che ha avuto tanta pressione, tanti problemi di droga e che non è stato aiutato, che è stato abbandonato. La vita di questi personaggi qua è una vita molto solitaria perché non ti fidi più di nessuno, hai pochi amici veri e molte persone sono attorno a te per per sfruttarti. Questo è sempre il lato oscuro della carriera di un atleta di alto livello. Essere sempre al centro dell’attenzione è una cosa che non auguro a nessuno, perché ha dei lati positivi ma uno come Diego non poteva fare neanche un minuto di vacanza da solo e questa è una cosa che sinceramente determina tanti meccanismi che poi ti portano ad avere grossi problemi».