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Luis Henrique Inter, così Chivu ha trovato la chiave per farlo brillare: il retroscena sulla frase dettagli in allenamento

Luis Henrique Inter, così Chivu ha trovato la chiave per farlo brillare: il retroscena sulla frase dettagli ad Appiano Gentile
Cristian Chivu ha saputo toccare le corde giuste con pazienza e dedizione, e ora finalmente anche Luis Henrique inizia ad essere una risorsa importante per l’Inter. In un momento delicato, complicato dal lungo infortunio di Denzel Dumfries, il tecnico nerazzurro sembra aver trovato la chiave per far brillare l’esterno brasiliano, trasformandolo da oggetto misterioso a pedina utile per la causa della Beneamata. A svelare i retroscena della gestione psicologica e tecnica del giocatore è l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
Il lavoro psicologico ad Appiano: la “profezia” di Chivu
Secondo la “rosea”, la svolta è arrivata qualche giorno fa, dopo l’ennesimo allenamento valutato positivamente dallo staff. Luis Henrique è uscito da Appiano Gentile con una luce diversa negli occhi: in cuor suo, il “brasiliano timidino” sapeva che avrebbe presto raccolto quanto seminato. Glielo aveva sussurrato proprio l’allenatore rumeno, che in campo ne ha seguito ogni passo, consapevole che al ragazzo sarebbe servito più tempo rispetto ad altri per adattarsi. In fondo, a “Gigì” – come lo chiamano affettuosamente i compagni italianizzando il nome – serviva solo una grande notte da titolare a San Siro, giudice spesso severo, per rompere l’incantesimo.
La prova col Como e il futuro: un investimento da 25 milioni che inizia a fruttare
L’ex talento dell’Olympique Marsiglia ha prima preso le misure col Venezia in Coppa Italia, agendo su una fascia non sua, e poi ha dato il segnale definitivo di rinascita contro il Como, nelle terre di destra che più gli appartengono. Sabato sera ha chiuso come il migliore in campo: oltre all’assist per il capitano Lautaro Martinez, ha messo in mostra accelerazioni convinte ed è sembrato totalmente dentro alla sfida.
Sebbene domani contro il Liverpool in Champions League potrebbe avere compiti più difensivi o partire dalla panchina, in Viale della Liberazione guardano oltre. Il 23enne sembra finalmente sbocciato ed entrerà sempre di più nelle rotazioni, giustificando l’assegno da 25 milioni staccato in estate dal presidente Beppe Marotta e dal ds Piero Ausilio. L’obiettivo era trovare un replicante credibile di Dumfries capace, all’occorrenza, di far rifiatare anche Federico Dimarco a sinistra: aggiungersi stabilmente a loro due farà tutta la differenza del mondo per il prosieguo della stagione.