Luis Henrique e Diouf, i segreti dietro alla svolta delle seconde linee dell’Inter: cosa aspettarsi contro il Liverpool

Luis Henrique e Diouf, i segreti dietro alla svolta delle seconde linee dell’Inter: cosa aspettarsi contro il Liverpool. La situazione

Nelle ultime uscite stagionali, Cristian Chivu è riuscito in un’impresa che sembrava complicata fino a poche settimane fa: allargare le rotazioni e coinvolgere attivamente i nuovi acquisti che faticavano a ingranare. Il tecnico dell’Inter ha recuperato prima Andy Diouf, adattandolo con successo sulla corsia di destra, e successivamente Luis Henrique, alternandolo sulle due fasce con risultati incoraggianti. Ora, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Liverpool, la Beneamata si ritrova con due giocatori in più nel motore.

La svolta di “Gigì”: da oggetto misterioso a protagonista a San Siro

Come analizza l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la svolta per Luis Henrique è arrivata grazie al lavoro psicologico e tecnico svolto ad Appiano Gentile. Il brasiliano, apparso finora timido, aveva bisogno di una notte da protagonista a San Siro per rompere l’incantesimo. Dopo aver preso le misure in Coppa Italia contro il Venezia agendo a sinistra, l’esterno ex Olympique Marsiglia ha dato un segnale definitivo di rinascita nel match di campionato contro il Como, schierato nella sua zona di competenza naturale a destra.

La prestazione contro i lariani è stata maiuscola: non solo l’assist per il capitano Lautaro Martinez, ma una serie di accelerazioni che lo hanno reso il migliore in campo. Sebbene contro i Reds domani sera potrebbe non partire titolare per ragioni di equilibrio difensivo, il classe 2001 è finalmente sbocciato, giustificando l’investimento da 25 milioni voluto dal presidente Beppe Marotta e dal DS Piero Ausilio per avere un’alternativa credibile a Denzel Dumfries e Federico Dimarco.

Diouf e i giovani leoni: la nuova luce sul mercato estivo

La riscossa brasiliana segue a ruota quella di Diouf. Anche il centrocampista francese ex Lens, pagato altri 25 milioni, ha dimostrato di essere un acquisto oculato, reinventandosi all’occorrenza come esterno a piede invertito. Se a questi recuperi si aggiungono l’intoccabilità di Manuel Akanji, l’impatto della coppia d’attacco formata da Ange-Yoan Bonny e Francesco Pio Esposito, e i lampi di classe di Petar Sucic, l’intera campagna acquisti nerazzurra va rivista sotto una nuova luce. Quella stessa luce che sta illuminando la stagione della squadra di Chivu, ora attesa alla prova del nove in Europa.