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Sarri a DAZN: «Primo tempo scadente, qualcosa stiamo pagando»

Sarri analizza il pareggio dell’Olimpico: emergenza continua, mercato e difficoltà offensive al centro delle sue parole a DAZN
Al termine di Lazio Cremonese, gara conclusa sullo 0-0 allo Stadio Olimpico, il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare una prestazione che ha lasciato più di un rammarico in casa biancoceleste.
L’allenatore toscano non ha nascosto le difficoltà mostrate soprattutto nella prima parte di gara: «Primo tempo scadente dal punto di vista tecnico, negli ultimi venti metri abbiamo fatto poco. Quando l’emergenza diventa quotidianità qualcosa devi pagare». Un’analisi lucida, che fotografa una Lazio alle prese con assenze, infortuni e una continuità di rendimento che fatica a decollare.
Inevitabile anche un passaggio sul mercato di gennaio, tema sempre più centrale in un momento complicato: «Quest’anno sopporterò tutto perché ho fatto una scelta. Segnali? Sì, di fumo». Una frase che lascia trasparire una certa rassegnazione, ma anche la volontà di andare avanti con il gruppo a disposizione, senza alibi pubblici.
Scelte tattiche e difficoltà offensive
Sarri ha poi chiarito alcune decisioni tattiche, in particolare l’utilizzo di Matías Vecino in posizione avanzata: «Non era una richiesta mia, di solito lo usiamo come palleggio. Siamo stati costretti a cambiare qualche meccanismo, la ricerca della profondità era troppo lontana». Nel secondo tempo, secondo il tecnico, la Lazio ha provato ad alzare i ritmi, senza però trovare l’intensità necessaria per portare a casa i tre punti.
Il tema dei gol resta centrale: «Zaccagni è a quattro, Cancellieri a tre, Isaksen a due. Ci sta mancando qualcosa dai centrocampisti e anche dagli attaccanti. Infortuni e squalifiche si accumulano, qualcosa da pagare c’è». Un bilancio che evidenzia come il peso offensivo sia distribuito in modo insufficiente per ambire a risultati più ambiziosi.
Il pareggio con la Cremonese lascia dunque la Lazio con più interrogativi che certezze. Sarri resta alla guida, consapevole delle difficoltà ma deciso a proseguire nel percorso intrapreso, in attesa che il campo – o il mercato – possa offrire risposte più concrete.