2021
Julio Velasco: «Il calcio italiano è di prim’ordine, grande Nazionale»
Julio Velasco a parlato a Calciomercato l’Originale di giovani, del campionato di Serie A e della Nazionale italiana
Julio Velasco, iridato allenatore di volley e attualmente direttore tecnico del settore giovanile della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), ha parlato a Calciomercato l’Originale di giovani e di Nazionale. Velasco ha ricoperto, per un breve periodo, anche un ruolo dirigenziale nell’Inter di Massimo Moratti.
SERIE A – «Il calcio italiano è di prim’ordine. Ma come tutto in Italia, si vedono solo le cose negative. E la Nazionale, come nell’82 e nel 2006, risponde sempre alla grande. Emerge in quelle situazioni con dei giovani convincenti, che rispondono sul campo alle classiche critiche del tipo: “ci sono troppi stranieri”».
GIOVANI – «La strada per crescere un giovane è lunga. Ci sono tante tappe, tanti errori anche da concedere. Non è sempre facile e non è nemmeno qualcosa che puoi scegliere dalla sera alla mattina».
GATTUSO-FIORENTINA – «Io lavoro nel volley che, rispetto al calcio, è molto più in piccolo. Ma la cosa che a molti sfugge è che se la squadra vuole opporsi alla volontà di un procuratore, lo può fare. Poi ci sono tutte le implicazioni con i tifosi e con la politica in generale interna alla società. Mi sorprende Gattuso però, che è sempre stato tutto d’un pezzo. Secondo me lui non si è mai calato troppo nel mondo Fiorentina, non mi è sembrato mai troppo convinto del progetto».
NAZIONALE – «Non basta il buon gruppo per fare una buona squadra. Il gruppo a volte basta per fare un pò di casino. Se avessimo 10 Maradona in squadra, non vinceremmo tutte le partite 10-0. Perché la maggior parte di quei giocatori non saprebbero fare tutti i ruoli basilari in campo. Servono tanti uomini, tutti diversi e funzionali. Mancini ha detto una cosa bellissima, ovvero che gli piacciono i suoi giocatori. Molti allenatori bramano i giocatori di altri e i giocatori questa cosa la sentono. La mancanza di fiducia».
SUL CALCIO – «La forbice nel mondo del calcio si è dilatata dal punto di vista negli stipendi e nella disparità, nel volley invece si è allentata. Il compito dell’allenatore di calcio è molto difficile perché devi fronteggiare troppe pressioni, anche da parte dei giocatori».
