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Inter Venezia, serata da record: i centravanti riscoprono la conclusione da fuori. Il dato

Inter Venezia, gli attaccanti riscoprono il tiro da fuori: Esposito e Thuram scoprono nuove soluzioni
La larga vittoria per 5-1 ottenuta dall’Inter contro il Venezia negli ottavi di Coppa Italia non ha soltanto confermato la superiorità della squadra di Cristian Chivu, ma ha anche consegnato una piccola rivoluzione statistica. Per la prima volta in questa stagione, infatti, gli attaccanti nerazzurri hanno trovato la via del gol con conclusioni partite da fuori area, infrangendo un limite che resisteva da agosto e che mostrava una tendenza molto chiara nel reparto offensivo.
Dalla mediana ai bomber: i nerazzurri cambiano spartito
Fino alla partita contro la squadra di Giovanni Stroppa, il tiro dalla distanza era stato quasi un marchio dei centrocampisti e degli esterni della formazione milanese. Il principale interprete era stato Hakan Calhanoglu, regista turco classe 1994 e specialista delle conclusioni dal limite, autore di tre prodezze da fuori — due contro la Juventus e una contro la Fiorentina. A seguire, le fiammate dei mancini di fascia: Federico Dimarco, classe 1997, decisivo contro la Cremonese, e Carlos Augusto, laterale brasiliano classe 1999, capace di timbrare in Champions League contro il Kairat.
Il reparto avanzato, invece, sembrava vivere in una sorta di “zona proibita”: né Lautaro Martinez, capitano e riferimento offensivo, né Marcus Thuram, né gli altri attaccanti avevano mai trovato la rete dalla distanza. Tutte le marcature erano arrivate all’interno dei sedici metri.
Esposito e Thuram, due firme che cambiano la tendenza
Il primo a spezzare la monotonia è stato Pio Esposito, punta classe 2005 cresciuta nel vivaio nerazzurro. Il giovane attaccante si è avventato con qualità su una palla vagante al limite dell’area, coordinandosi in modo impeccabile e calciando di collo pieno un diagonale che ha battuto il portiere lagunare. Una rete che unisce tecnica, coraggio e grande personalità.
Pochi minuti dopo è arrivata la conferma definitiva con Marcus Thuram, attaccante francese del 1997. Servito da una riconquista intelligente di Piotr Zielinski, il centravanti ha indirizzato la palla sul primo palo con un rasoterra deciso e preciso, mostrando una pulizia di calcio che arricchisce ulteriormente il suo repertorio.
Per Chivu si tratta di una notizia preziosa: l’Inter aggiunge una nuova arma alla sua già vasta gamma offensiva. Ora anche i bomber sanno colpire da lontano, rendendo i nerazzurri ancora più imprevedibili e difficili da contenere per qualsiasi difesa.