Inter, sprazzi di Bellanova: una delle poche note positive in una serata da dimenticare
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Inter, sprazzi di Bellanova: una delle poche note positive in una serata da dimenticare

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La prova offerta da Raoul Bellanova nel match di ieri sera tra Inter e Fiorentina è una delle uniche note liete della serata

Nel corso di Inter-Fiorentina di ieri sera, terminata sul risultato di 0 ad 1 in favore della squadra di Vincenzo Italiano, la prova offerta da Raoul Bellanova da subentrato è stata piuttosto convincente. L’esterno classe 2000 è entrato in campo al posto di Robin Gosens al 63′, occupando la corsia mancina che solitamente non è di sua competenza (in tutta la sua carriera ha disputato soltanto quattro partite come esterno di centrocampo a sinistra). Eppure non è sembrato affatto spaesato dal leggero cambio di ruolo richiestogli da Simone Inzaghi, tutt’altro: ha puntato l’uomo ed è andato sul fondo alla ricerca di cross per i compagni proprio come ha sempre fatto sulla sua corsia di appartenenza, la destra. Lì dove Denzel Dumfries continua a deludere, risultando uno dei flop della stagione dei nerazzurri. Il tecnico ex Lazio però, ha dimostrato più volte nel corso di questa stagione di preferire l’olandese, o in alternativa il diligente e costante Matteo Darmian, all’acerbo Bellanova.

Numeri stagionali ed un rapporto con San Siro da ricostruire… se non è già troppo tardi

Bellanova ha trovato ben poco spazio in questa sua stagione all’Inter. Arrivato in estate dal Cagliari, con la formula del prestito con diritto di riscatto, sarebbe dovuta essere una delle scommesse stagionali per Inzaghi. Finora i suoi minuti in campo si possono contare col contagocce e la possibilità che venga riscattato dai nerazzurri sembra un’ipotesi molto lontana. Sono 15 le presenze stagionali per l’ex Cagliari, 14 di esse dalla panchina, per un totale di 341 minuti sul terreno di gioco. Basti pensare che in campionato la somma dei vari spezzoni di partita raggiunge di poco il minutaggio di due intere partite (183′). Paradossalmente, in termini di minutaggio, gli è andata meglio in Champions League con due presenze e 104′: all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco venne schierato da titolare per l’unica volta in questa stagione (senza peraltro uscire dal campo). Uno dei motivi del suo scarso utilizzo, va detto, è il rapporto incrinatosi con San Siro ed il pubblico interista. A gennaio, in occasione di Inter-Empoli, venne sommerso dai fischi del pubblico (nonostante non fosse lui il principale responsabile della sconfitta della squadra) ed al termine del match uscì dal campo piangendo, per non rimetterci più piedi fino al penultimo incontro di campionato contro la Juventus.

La freccia poche volte scoccata dall’arco di Inzaghi

La velocità è una delle caratteristiche principali di Raoul. Il pubblico interista ne ha avuto la prova anche nella partita di ieri contro la Fiorentina, nonostante la sconfitta. Dai dati raccolti dalla Lega Serie A si evince come l’esterno nerazzurro sia stato il calciatore più veloce in sprint. Fra i giocatori dell’Inter è quello che detiene il primato di massima velocità raggiunta in scatto con 33.78 km/h. Tra i ventidue (più subentrati) in campo, solo Castrovilli della Viola ha fatto meglio, raggiungendo quota 34.19 km/h. Data questa sua spiccata qualità, è naturale considerarlo una freccia. Purtroppo, però, una freccia poche volte scoccata dall’arco di Simone Inzaghi.

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