Inter Lazio, ecco qual è l’idea di Chivu per la sfida contro i biancocelesti! Ecco l’idea del tecnico

Inter Lazio, la gestione di Acerbi al centro delle scelte di Chivu: il difensore pronto a riprendersi spazio dopo il turno di riposo prolungato

Guardare i compagni dalla panchina non è qualcosa a cui Francesco Acerbi fosse abituato. Il centrale classe 1988, punto fermo della difesa dell’Inter fin dal suo arrivo a Milano, ha vissuto settimane insolite. La sua ultima presenza risale al 25 ottobre, nella sconfitta per 3-1 contro il Napoli di Antonio Conte al “Maradona”. In quella gara, un errore di lettura sul gol di André-Frank Zambo Anguissa lo aveva reso protagonista in negativo, insieme a diversi compagni apparsi in difficoltà nella ripresa.

Da allora, Cristian Chivu ha scelto di lasciarlo in panchina per tre partite consecutive, alternando Yann Bisseck – preferito in due occasioni – e Stefan de Vrij nella gara di coppa contro il Kairat. La decisione del tecnico rumeno non è frutto di una semplice rotazione, ma di una gestione più profonda che tiene conto tanto degli aspetti fisici quanto di quelli psicologici.

Come riportato da Corriere dello Sport, la scelta di escludere Acerbi non risponde a logiche punitive. Chivu, infatti, ha voluto sperimentare nuove soluzioni difensive, spostando Bisseck, giovane difensore tedesco classe 2000, al centro della linea a tre. Il tecnico crede che l’ex Colonia possa crescere proprio in quel ruolo, diventando nel tempo un punto di riferimento del reparto.

In conferenza stampa, Chivu ha sottolineato che quello di Bisseck non è un semplice esperimento, ma una scelta strutturale per costruire alternative solide e stimolare la concorrenza interna. In questo senso, Acerbi rimane una figura fondamentale, non solo per la sua esperienza ma anche per la leadership che garantisce nello spogliatoio.

Contro la Lazio, la sensazione è che il difensore italiano possa tornare titolare, pronto a riprendere il posto al centro della difesa e a mettere la propria affidabilità al servizio della squadra. Dopo tre esclusioni di fila, il suo rientro potrebbe rappresentare il segnale della ritrovata fiducia reciproca tra tecnico e giocatore.