Lautaro simbolo dell'Inter: il focus della Gazzetta - Inter News 24
Connect with us

2023

Lautaro simbolo dell’Inter: il focus della Gazzetta

Inter news 24

Published

on

La Gazzetta dello Sport inneggia a Lautaro Martinez, trascinatore e simbolo dell’Inter e dei nerazzurri, in vista del Porto

Con un lungo ed elanborato focus, la Gazzetta dello Sport racconta il Lautaro Martinez simbolo dell’Inter, che in questi giorni si prepara alla sfida di Champions League contro il Porto:

LAUTARO-

Esigente, il tipo. Esigente con la figlia Nina: raccontano infatti che sia un papà molto attento all’educazione della piccola di casa. Esigente con se stesso: avete presente le scuse per il gol sbagliato contro l’Udinese? Esigente con la sua carriera: Diego Milito è il suo riferimento, il suo modello, il suo tutto. E di Milito vorrebbe imitare i successi con l’Inter. Esigente davvero, questo Lautaro Martinez. Uno che ha deciso di dipingere un 2023 come farebbe con una tela un artista di grido: 8 gol in 870′ giocati tra campionato e coppe, vale a dire un gol ogni 109 minuti scarsi. Vale a dire, semplicemente, che non può che essere lui l’asso di Champions, buono da sfoggiare contro il Porto.

I NUMERI-

Lautaro ha lavorato su se stesso. Ha smussato gli angoli. Ha capito che i limiti sono semplicemente stimoli per migliorare, nulla più. Il Toro che alternava periodi di grande prolificità ad altri di lunga astinenza sembra chiuso in soffitta, ormai. Il Lautaro che a Genova con la Samp aveva sbagliato tutto e di più, in altri tempi avrebbe lasciato credere/temere di aver imboccato un tunnel. Macché: nelle ultime sette partite di campionato l’Inter è rimasta a secco due volte, con l’Empoli e con la Samp.

E sono le uniche due sfide in cui l’argentino non ha segnato. L’Inter dipende da lui. La fase offensiva dipende da lui. È in un momento eccezionale, ha il mirino puntato come mai. Nessuno, in Europa, ha calciato di più verso la porta nei cinque top campionati: 33 volte, una in più di Osimhen. Il riferimento, questo è. È per Simone Inzaghi quel che Romelu Lukaku è stato per Antonio Conte. Ed è il vero giocatore ad altezza Champions dei nerazzurri. Perché quale altro calciatore dell’Inter potrebbe spingere un top club europeo a un investimento di livello, se non il Toro? Solo che l’Inter non può fare a meno di Lautaro. Non può farlo in campo, oggi. Ma non vuole farlo neppure in prospettiva. Il Toro è il simbolo. È il calciatore del quale la società apprezza ogni tipo di comportamento, dentro e fuori dal campo, tanto che non si va lontani dalla verità nel dire che sarà lui il capitano del futuro, a partire dalla prossima stagione.

SOLO L’INTER

La notte Lautaro aspetta la notte con il Porto come i bambini fanno con i regali a Natale. Perché a Barcellona ha messo la firma sulla qualificazione di un girone che pareva segnato fin dal sorteggio. Perché la notte di Liverpool di un anno fa gli è rimasta qui: la gioia di una rete ad Anfield, tanto bella quanto inutile. Ora il Toro vuole un gol utile, negli ottavi. Insegue i quarti, ha voglia di spostare ancora più in là l’asticella di una carriera che gli ha appena regalato la gioia più grande, il Mondiale in Qatar. Sono i mesi più belli della sua vita, questi. Campione del mondo, promesso sposo di Agustina, in attesa di un secondo figlio che arriverà in estate. Se in mezzo riuscirà a portare l’Inter tra le prime otto d’Europa, sarà un po’ come avvicinarsi al modello Milito. E sì che lui, tra le prime otto del continente, meriterebbe di stare stabilmente. Stabilmente, intanto, ha deciso di vivere Milano. Lui che 5 anni fa, proprio in questi giorni, diceva sì all’Inter. Benedetta scelta.

Copyright 2025 © riproduzione riservata Inter News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 49 del 07/09/2021- Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - P.I.11028660014 - Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso all' FC Internazionale Milano I marchi Inter sono di esclusiva proprietà di FC Internazionale Milano