2023
GdS- Inzaghi chiama i “suoi” per martedì

In vista dell’incontro decisivo di Champions col Porto, Inzaghi sta pensando alla formazione migliore da schierare
Come scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, in vista del match decisivo di Champions League di martedì col Porto, Inzaghi sta mettendo a punto la formazione ottimale dell’Inter con cui scendere in campo e lottare per la vittoria:
INTER, QUALE INTER?-
È la partita dell’anno, che arriva nel momento più delicato dell’anno. Non serve altro. O forse no, serve tutto. Serve l’Inter, ché non sai mai quale aspettarti. Non è un segnale da grande, questo. E sì che c’è bisogno di stappare la miglior versione di se stessi, per agganciare i quarti di finale di Champions. Non c’è difficoltà che dentro un gruppo di lavoro si possa pensare di superare affidandosi all’individuo.
INZAGHI-
E non può farlo Simone Inzaghi, accerchiato dalle critiche, a capo di uno spogliatoio che qualche segnale contraddittorio l’ha lanciato: della gestione dei rigori parliamo altrove, i ritardi post infortunio di Brozovic sono ormai storia, il controllo delle energie e delle presenze a volte fatto col bilancino sono uno degli esempi. A Oporto serve l’orgoglio. Da parte dell’allenatore, certo. E pure di un gruppo che non ha bisogno di essere motivato, dentro partite così. E che in passato, anche lungo questa stagione in cui a volte fai fatica a mettere insieme logicamente la mattina con la sera – la prova con il Napoli e quella con lo Spezia tanto per dire -, ha dato già testimonianza di sapersi rialzare proprio di fronte al grande ostacolo.
I FEDELISSIMI-
Inzaghi ieri non ha avuto modo di parlare in maniera approfondita con la squadra. Lo farà oggi, analizzando al video gli errori di La Spezia. E soprattutto, gettando lo sguardo al Porto. Il richiamo all’attenzione e alla concentrazione non sarà neppure necessario, vista l’importanza della partita. Piuttosto, il tecnico batterà il tasto sulla richiesta di una maggiore determinazione in zona gol, perché per passare il turno non è pensabile di aver a disposizione il numero di occasioni capitate venerdì sera. Inzaghi ha bisogno di tutta l’Inter. Non solo dei suoi. Ha bisogno del gruppo storico che fin qui ha deluso, per motivi diversi: De Vrij, Brozovic e Lukaku, per dire, sono stati la spina dorsale della squadra scudetto di Conte. E ora sono spariti. Barella fa l’altalena, lui che della continuità aveva fatto un tratto distintivo. Dumfries è rimasto con la testa al Mondiale, convinto di essersi già guadagnato una cessione milionaria in Premier League. Dzeko è in debito d’ossigeno, dopo aver tirato fino a gennaio a mille all’ora. È a loro che deve far appello, per il Porto.