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Inter fenomenale, quando gioca così è dura per tutti. E Chivu non può confessare questa cosa

Inter da urlo contro il Como: quando gioca così è difficile per qualsiasi avversario. E mister Chivu non può fare questa confessione.
“Tanta Inter, bella davvero.” Non usa giri di parole Il Giornale per descrivere la roboante prestazione della squadra guidata dall’allenatore Cristian Chivu, che ha schiantato il Como per 4-0 davanti ai propri tifosi a San Siro. La vittoria è stata nettamente superiore alle capacità del Como di Cesc Fàbregas, a dimostrazione che, quando i nerazzurri esprimono un simile livello di gioco, sono davvero poche le formazioni che possono evitare la disfatta.
Il messaggio alla concorrenza e la preparazione Champions
Il risultato, tondo e “cattivo”, è servito all’Inter come uno spettacolare fuoco d’artificio per regalarsi una notte di ritorno in testa al campionato. Questo traguardo effimero è, tuttavia, un messaggio potentissimo per la concorrenza diretta, dalle milanesi come il Milan sino alle rivali storiche come la Roma e il Napoli, in attesa dei loro impegni di giornata. Inoltre, il successo è cruciale per preparare senza “zavorre” la difficilissima sfida di UEFA Champions League di martedì a San Siro contro il Liverpool, i campioni d’Inghilterra.
La medaglia di Chivu e il successo di Marotta
Il tecnico rumeno Chivu si appunta al petto la medaglia della sua vittoria finora più bella e significativa. Il trionfo è stato ottenuto proprio in faccia al collega spagnolo Cesc Fàbregas, il quale aveva inizialmente declinato la panchina nerazzurra. Sebbene l’allenatore dell’Inter abbia minimizzato l’aspetto della “vendetta” parlando di “titoli di giornale” che non lo interessano, la soddisfazione è palpabile: la squadra ha offerto una partita di sostanza, infliggendo uno scacco matto tattico al Como.
Il successo è anche una rivendicazione per il presidente Beppe Marotta, il quale, a giugno, riuscì in poche ore a superare il rifiuto iniziale di Fàbregas e ad assicurare a Chivu la guida tecnica. La dirigenza del club di viale della Liberazione viene promossa per aver costruito una squadra compatta, solida ed energica.
L’attacco è stato il vero manifesto delle ambizioni dei meneghini, con l’esterno brasiliano Luis Henrique, finora un “oggetto misterioso”, che ha risposto presente con l’assist per l’1-0, guadagnando la fiducia di San Siro. L’Inter ha dimostrato di essere una squadra “feroce”, pronta non solo per i Red Devils ma anche per la lunga corsa Scudetto.
