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Inter troppo discontinua, e la soluzione ad oggi sembra essere solo una
Inter apparsa troppo discontinua in questi primi mesi della gestione Chivu, e la soluzione per il momento sembra essere solamente una
Il peso degli scontri diretti persi in questa stagione è innegabile per l’Inter di Cristian Chivu. Questa serie negativa rappresenta il rimpianto principale dei nerazzurri, che hanno lasciato per strada punti cruciali sia in campionato che in Champions League. Ma il Corriere dello Sport di oggi sottolinea un dettaglio ancora più significativo della stagione: la quasi totale assenza di pareggi.
Una squadra da tutto o niente
L’Inter sta vivendo una stagione da “tutto o niente”. Nelle 21 uscite stagionali tra Serie A e Champions, i nerazzurri contano ben 15 vittorie e 6 sconfitte, senza aver mai registrato un pareggio. Questo dato evidenzia la grande difficoltà della squadra di Chivu nel gestire le partite che non riescono a vincere.
Nel calcio, un principio fondamentale è che, quando non si può vincere, bisogna almeno pareggiare. Una filosofia che manca alla squadra di viale della Liberazione. Sarebbe bastato raccogliere un paio di pareggi in più in Serie A, invece di perdere gli scontri diretti, per ritrovarsi oggi al primo posto in classifica.
Urgenza di inversione di rotta mentale
La situazione si riflette anche in Europa. Sarebbe stato sufficiente “resistere qualche minuto in più” contro l’Atlético Madrid e il Liverpool per poter accarezzare già gli ottavi di Champions League.
Il Corriere dello Sport insiste sulla necessità di un’inversione di rotta, innanzitutto mentale. Un gruppo di giocatori così esperto, come quello a disposizione dell’allenatore rumeno, deve imparare a governare le difficoltà e non limitarsi a subirle passivamente.
Tutto questo fa capire come nulla sia ancora definitivamente compromesso per i meneghini. Il divario dalle prime posizioni in campionato è colmabile e la qualificazione in Champions è ancora aperta. Tuttavia, lo scenario è destinato a peggiorare drasticamente se l’Inter non scenderà al più presto da queste “montagne russe” di risultati altalenanti e imparerà a trasformare le sconfitte in pareggi.
