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Inter Como, il confronto tra i due stili di possesso palla e filosofia tattica in vista del match

Inter Como, sarà battaglia tra Chivu e Fabregas su tattica e strategia per aggiudicarsi una partita delicatissima! Le ultime
C’è un aspetto che accomuna l’Inter e il Como in questa stagione di Serie A: il possesso palla. Le due squadre sono tra quelle che mantengono il maggiore controllo del pallone, con 60,5% di media per il Como e 60,4% per l’Inter. Una differenza quasi impercettibile, ma che segnala una parità di fatto tra le due, sebbene con impieghi e finalità molto diverse.
L’Inter utilizza il possesso palla come una sorta di “camera di riflessione”. A volte, i giocatori sembrano passarsi la palla senza una fretta immediata, alla ricerca di un varco per colpire l’avversario. La squadra di Chivu usa il possesso come una riflessione tattica per organizzare il gioco, con pazienza, ma anche con l’intento di trovare il momento giusto per attaccare. Questo approccio può essere più conservativo in alcune situazioni, ma sempre con l’obiettivo di non perdere il controllo della partita e costruire un attacco efficace.
Al contrario, il Como di Fabregas impiega il possesso palla come un caposaldo difensivo. La filosofia del tecnico spagnolo è chiara: mantenere il pallone riduce le possibilità degli avversari di attaccare, un concetto già espresso dal leggendario Nils Liedholm. Ma Fabregas va oltre, trasformando il possesso in un’arma offensiva immediata. I suoi giocatori sono sempre pronti a muoversi velocemente e a rispondere prontamente alle situazioni. Il Como gioca un calcio dinamico, con transizioni rapide e un grande lavoro di squadra, che implica molte corse e rincorse.
Dal punto di vista tattico, le due squadre si trovano agli antipodi. Chivu impiega un 3-5-2 ormai consolidato, che l’Inter ha adottato da diversi anni. Il tecnico rumeno ha aggiunto una maggiore aggressività al suo sistema di gioco, cercando di far mordere la squadra, anche se a volte l’Inter tende ad aspettare. In confronto, Fabregas ha elaborato un 4-2-3-1 dinamico, che richiede al Como di muoversi rapidamente con triangolazioni e corse incessanti. Una differenza evidente, con la difesa a tre di Chivu che si contrappone alla difesa a quattro di Fabregas, un’eterna dicotomia che segna due filosofie di gioco quasi “religiose”.
Chivu sembra orientato a trovare un “compromesso storico” tra giochismo e risultatismo, cercando di far convivere il bel gioco con l’efficacia sui risultati. In questo contesto, Fabregas si distingue per la sua filosofia incentrata sul gioco, che predilige il controllo e la rapidità, anche a costo di sacrificare a volte la solidità difensiva. Rispetto all’era di Inzaghi, Chivu ha aumentato le verticalizzazioni del 20%, rendendo l’Inter più incisiva in fase offensiva.
Fabregas avrebbe difficoltà ad adattarsi all’Inter, una squadra con giocatori che non sono completamente funzionali alle sue idee, basate su un gioco rapido e fluido. Al contrario, Chivu potrebbe facilmente adattarsi al Como, riuscendo a riconvertire i suoi giocatori in modo da rispecchiare le sue visioni tattiche.
Come appreso da Gazzetta dello Sport, questo confronto tattico tra le filosofie di Fabregas e Chivu potrebbe rivelarsi decisivo non solo per l’esito della partita, ma anche per come i due allenatori riusciranno a portare avanti le loro idee e a rispondere alle sfide che il campionato di Serie A presenta.