News
Inter in testa alla classifica, è il trionfo di Marotta e Ausilio. Ecco perché

Inter davanti a tutti in campionato dopo la vittoria con il Genoa, e a sorridere più di tutti sono Marotta e Ausilio. Vediamo insieme il perché
Dopo aver chiuso la scorsa stagione senza titoli e aver salutato l’allenatore italiano Simone Inzaghi, l’Inter è ripartita quest’anno tra mille critiche, affidando la guida tecnica al rumeno Cristian Chivu. Molti addetti ai lavori paventavano la chiusura di un ciclo vincente, ma il ritrovato primato in classifica smentisce categoricamente queste previsioni.
LE ULTIME DI GIORNATA SULL’INTER
La presa di coscienza e la maturità emotiva
“La fine di quella Inter, in realtà, non c’è stata,” scrive il quotidiano Libero. Sebbene la leadership attuale non valga ancora un trofeo, è una “presa di coscienza” significativa. I dirigenti Beppe Marotta e Piero Ausilio sono stati gli unici a credere di poter allungare un ciclo che sembrava esaurito e i risultati attuali gli stanno dando ragione.
Il punto non è se i nerazzurri vinceranno trofei anche quest’anno, ma se la squadra sarebbe riuscita a rimanere ai massimi livelli in quella che era stata definita una “stagione di transizione”. La risposta è arrivata ed è affermativa.
La differenza sostanziale rispetto al passato risiede nella “maturità emotiva” raggiunta dal gruppo. Questa Inter ha imparato ad accettare le proprie imperfezioni: ha già perso sei volte in 22 partite giocate, ma, a differenza di quanto accadeva in passato, riesce ad assorbire la sconfitta senza fare drammi. La squadra registra l’errore e riparte subito con determinazione.
Il contrasto con il Napoli di Conte
Questa capacità di assorbimento è esattamente ciò che non riesce più a fare al Napoli in questa fase. “Ogni ko pesa perché convince Antonio Conte che stavolta non c’è alcuna storia bella e impossibile da vivere, solo una lunga sofferenza fino a fine anno,” aggiunge il quotidiano.
Mentre l’ambiente nerazzurro ha ritrovato serenità e fiducia nella propria forza, il club partenopeo sembra essere schiacciato dalla pressione e dall’assenza della “storia bella” che ha caratterizzato la stagione passata. L’Inter, invece, prosegue il suo percorso di consolidamento, forte delle scelte dirigenziali e della maturità dimostrata in campo dal gruppo di Chivu.