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Inter Champions League, la corsa alle prime 8 non sembra più impossibile. Cosa serve ai nerazzurri

Inter Champions League: nonostante le due sconfitte, la squadra di Chivu resta pienamente in corsa per l’accesso diretto alla fase a eliminazione
Nonostante la squadra di Cristian Chivu, tecnico rumeno alla sua prima stagione completa sulla panchina nerazzurra, abbia incassato due sconfitte consecutive contro Atletico Madrid e Liverpool, la possibilità di chiudere il girone unico tra le prime otto resta concreta. La classifica attuale vede i nerazzurri in sesta posizione con 12 punti, un bottino costruito grazie a un avvio brillante nelle prime quattro giornate.
Finora il cammino europeo della formazione milanese è stato caratterizzato da prestazioni molto solide contro avversarie alla portata: 2-0 contro l’Ajax, 3-0 sullo Slavia Praga, 4-0 sull’Union Saint-Gilloise e 2-1 contro il Kairat. Un avvio che aveva proiettato la squadra nelle zone altissime della graduatoria. Tuttavia, quando il livello si è alzato, i nerazzurri hanno pagato alcune disattenzioni, non riuscendo a ottenere punti contro rivali di caratura superiore.
Cosa serve contro Arsenal e Dortmund per evitare i playoff
Secondo le proiezioni elaborate da Football Meets Data e Football Rankings, la soglia indicativa per entrare direttamente fra le prime otto si aggira intorno ai 16 punti, esattamente come accaduto nella passata edizione. In quel caso l’Aston Villa fu l’ultima squadra a qualificarsi, mentre l’Atalanta – ferma a 15 – dovette passare dai playoff, poi rivelatisi fatali.
Per questo motivo, l’Inter dovrà raccogliere almeno una vittoria e un pareggio nelle ultime due giornate contro Arsenal e Borussia Dortmund, due avversarie che rappresentano il livello più alto affrontato finora. Da una parte i Gunners, capolista della Premier League e squadra dal ritmo altissimo; dall’altra il club tedesco, abituato da anni a competere in Champions con continuità.
Vincere entrambe le partite consentirebbe ai nerazzurri di evitare calcoli e di blindare la qualificazione diretta con un margine più ampio. Chivu, che ha fin qui alternato ottime prestazioni a qualche blackout nei big match, dovrà lavorare soprattutto sull’aspetto mentale della squadra, chiamata a crescere nei momenti decisivi della competizione.
La nuova Champions League, con formato rinnovato e competizione più serrata, non concede margini d’errore: ecco perché le prossime due partite avranno un peso specifico enorme nella stagione dei nerazzurri.