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Bastoni: «Se sono all’Inter devo ringraziare lui. San Siro magico grazie ai tifosi. Futuro? Non mi vedo lontano da qua»

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Ospite di Andrea Ranocchia a Frog Talks, il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni si è raccontato a tutto tondo: le parole

Ecco le dichiarazioni rilasciate dal difensore dell’Inter Alessandro Bastoni, protagonista del secondo episodio di Frog Talks alla corte dell’ex nerazzurro Andrea Ranocchia.

ARRIVO ALL’INTERHo fatto a Parma una stagione e poi ho avuto la fortuna di trovare Conte qua. Io ho fatto le guerre per andare via quell’anno, avevano appena preso Godin, c’era Skriniar, c’era De Vrij. Io avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato, però è un livello diverso, poi lui ha insistito.Ogni tanto con Barella ne parliamo, abbiamo fatto una fatica allucinante, ma stavamo talmente bene che passava.

GRUPPO Inzaghi ha trovato un gruppo di ragazzi perfetti, ragioniamo da squadra, non c’è quello che dice “non gioco e faccio casino”. Invece siamo tutti mentalizzati per far bene.

SAN SIRO A parte l’anno del Covid, da quando sono all’Inter non ho visto San Siro sotto i 70 mila. Ci aiutano veramente tanto, li senti nelle difficoltà. Non ci sono più i fischi, c’è tanto sostegno

FUTURO – Io qua sto bene, adesso sono uno dei più ‘anziani’. Qui si sta bene, è bello il mondo Inter, San Siro, giocare davanti a 75mila persone, al momento non mi vedo lontano da qua, mi sento veramente a casa. Quando andiamo allo stadio vedo gente di 85-90 anni che aspetta il pullman. La passione che ci mette la gente ti fa dire ma chi me lo fa fare di andare via quando posso regalare un attimo di gioia? Per quanto riguarda la mia volontà non ho dubbi. Siamo un gruppo bello, tanti ragazzi giovani come spina dorsale, io, Bara, Dima, Lauti

STAGIONE PRECEDENTE La finale di Champions ci ha dato tanto, ma in realtà venivamo da un bel percorso che partiva da marzo. L’anno scorso in campionato abbiamo perso 12 partite, ci siam guardati e ci siamo detti: “Come facciamo noi a fare delle robe del genere”. Guardavamo il video e c’era gente che ci passava come treni. Da lì abbiamo detto ‘dobbiamo cambiare qualcosa’. Da lì ci siamo compattati, difendendo tutti assieme. Col City abbiamo visto che possiamo stare a quel livello e quest’anno abbiamo iniziato come abbiamo terminato l’anno.

FINALE CHAMPIONS – Ci riproviamo? Assolutamente sì. È stata una finale quasi surreale. Partiti ad inizio stagione pensavamo di vederla in tv. Invece sei lì e quasi quasi ci provo. Noi eravamo tranquillissimi e dal campo si percepiva la pressione che avevano loro che dovevano vincere a tutti i costi. Abbiamo provato a giocarla, abbiamo avuto anche un paio di occasioni per far gol e sono rimasti spiazzati, si sentiva tutta questa roba

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