Infortunio Bellanova, l’Atalanta perde il suo esterno: lungo stop previsto per l’ex Inter

Infortunio Bellanova, la Dea perde una pedina fondamentale: lesione al bicipite femorale e tempi di recupero lunghi

Brutte notizie per l’Atalanta e per Raffaele Palladino, tecnico classe 1984 che sta guidando la squadra in una stagione ad alta intensità tra Serie A e Champions League. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’esterno Raoul Bellanova, classe 2000 e prodotto del vivaio dell’Inter, sarà costretto a un nuovo stop dopo l’infortunio accusato nel primo tempo della sfida europea contro il Chelsea.

Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione muscolare di grado compreso tra il primo e il secondo livello al bicipite femorale destro, un problema che comporterà uno stop stimato tra le quattro e le cinque settimane. Una tegola pesante per la formazione bergamasca, che nelle ultime settimane aveva trovato nella corsa e nell’esplosività di Bellanova un punto di riferimento sulla fascia destra, sia in fase difensiva sia nelle transizioni offensive.

Atalanta in emergenza: Palladino pensa alle alternative e Zalewski diventa il principale candidato a sostituirlo

L’assenza dell’esterno italiano arriva in un momento particolarmente delicato del calendario, con la Dea impegnata tra campionato e impegni europei contro avversari di alto livello. Palladino dovrà necessariamente rivedere la gestione delle corsie laterali, settore chiave nel suo 3-4-2-1, dove l’ampiezza e la capacità di spinta degli esterni rappresentano un pilastro tattico.

La contingenza apre però uno spiraglio importante per Nicola Zalewski, esterno polacco classe 2002 ed ex Inter, approdato a Bergamo in estate ma finora utilizzato con il contagocce. L’assenza prolungata di Bellanova lo rende il candidato naturale a raccoglierne l’eredità, con la possibilità di rilanciarsi in un contesto che valorizza molto le qualità atletiche e la capacità di progressione palla al piede.

A Zingonia filtra cauto ottimismo sulla possibilità di recuperare Bellanova entro la fine di gennaio, ma nessuno vuole forzare i tempi: l’obiettivo resta evitare ricadute per un giocatore che vive molto di esplosività muscolare. Nel frattempo, Palladino dovrà fare di necessità virtù, affidandosi a nuove soluzioni per mantenere competitiva una squadra che vuole continuare a correre su più fronti.