Infortunio Acerbi, la Supercoppa è solo un miraggio: svelato quel gesto nel tunnel che ha gelato Chivu e lo staff

Infortunio Acerbi, la Supercoppa è solo un miraggio: svelato quel gesto nel tunnel che ha gelato Chivu e lo staff. Il retroscena

Quella smorfia di dolore, accompagnata da un gesto inequivocabile con la mano nel tunnel di San Siro, era già una sentenza prima ancora del fischio finale. In casa Inter, l’atmosfera è pesante all’indomani della sfida di Champions League contro il Liverpool, ma non per il risultato del campo. A preoccupare Cristian Chivu e tutto lo staff tecnico sono le condizioni di Francesco Acerbi. Il veterano della retroguardia, costretto al cambio forzato durante il match contro i Reds, attende ora il riscontro degli esami strumentali, ma il pessimismo regna sovrano ad Appiano Gentile.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, il fascicolo medico del difensore non lascia presagire nulla di buono. Il problema accusato è un risentimento ai flessori della coscia destra, un guaio muscolare che appare decisamente più serio rispetto a quello occorso al compagno di squadra Hakan Calhanoglu. Se per il turco c’è una speranza, per Acerbi la presenza alla prossima Supercoppa Italiana a Riad sembra ormai “impossibile o quasi”. Oltre all’entità dell’infortunio, pesano l’età anagrafica del giocatore e i suoi precedenti clinici: fattori che imporranno la massima cautela nei tempi di recupero, escludendo forzature rischiose.

Per il tecnico della Beneamata si apre ora il rebus della sostituzione. Le soluzioni numeriche non mancano: Manuel Akanji, il centrale svizzero apparso molto positivo l’altra sera, può slittare al centro, così come il giovane talento tedesco Yann Bisseck scalpita per una maglia da titolare. Resta sullo sfondo anche Stefan De Vrij: l’olandese, scivolato in fondo alle gerarchie, potrebbe ritrovare spazio. Il vero problema per i nerazzurri, però, non sarà tanto trovare l’undici titolare, quanto la drastica riduzione delle possibilità di rotazione in un periodo denso di impegni ravvicinati, con il rischio di spremere oltremodo i superstiti del reparto arretrato.