2021
Haaland Juve, l’intermediario Morabito: «Non fu un errore. Marotta…»

Haaland Juve, l’intermediario: «Ecco chi decise di non prenderlo». Vincenzo Morabito racconta i retroscena del rimpianto
Vincenzo Morabito, nel 2017 intermediario tra la Juventus e i norvegesi del Molde per la trattativa Haaland, ha raccontato a Tuttosport i retroscena dell’affare poi sfumato.
HAALAND-JUVE – «Cherubini era molto deciso e convinto. Il giovanissimo Haaland era stato segnalato alla Juventus da Dodo Spinosi, i figlio di Luciano, ex giocatore bianconero e vice di Eriksson nella Lazio dello scudetto. Dodo Spinosi aveva un ottimo rapporto con un agente norvegese molto amico al padre di Erling. Quindi Cherubini andò in Norvegia diverse volte. E Haaland e il padre, nel dicembre 2017, furono ospitati a Torino qualche giorno per visitare i centro sportivo di Vinovo e assistere al derby d’Italia contro l’Inter. La famiglia e il ragazzo rimasero molto impressionato al punto che in pochissimo tempo arrivò l’ok per provare a intavolare una trattativa col Molde».
TRATTATIVA CON IL MOLDE – «Erano scettici sulla rivendita, i norvegesi, sicuri che Haaland alla Juventus sarebbe rimasto a lungo trattandosi di un top. Tanto che, in alternativa, si valutava un premio per il Molde al primo rinnovo di contratto. Il 12 gennaio Solbakken si presentò in Italia per incontrare Cherubini. Ci trovammo all’hotel Westin Palace di Milano. Quando la società venditrice si muove, di solito è un buon segno…. Tutti, anche Paratici e Marotta, erano straconvinti dal punto di vista tecnico. I dubbi erano economici perché con il senno del poi è facile dire che 2.5 milioni sono pochi, ma investirli su un minorenne non è semplice. Non a caso la Juventus era l’unico top club in corsa. I bianconeri, pur di assecondare il giocatore che mirava a giocare fin da subito a livello di prima squadra e non in Under 23, provarono a imbastire una sinergia con il Genoa. Però…».
COSA ANDO’ STORTO – «Purtroppo, una settimana dopo l’incontro, la trattativa con il Molde si fermò perché la proprietà juventina ritenne fuori dai parametri del club un investimento da 2.5 milioni (+50% sulla futura rivendita o bonus al primo rinnovo) per un ragazzo del vivaio. Non è stato un errore, lo definirei più un peccato: succede spesso nel calcio. La Juventus fece davvero il massimo. Saltato l’affare coi bianconeri, Haaland, grazie a Raiola che poi è diventato il suo agente, si è trasferito prima al Salisburgo e in seguito al Borussia Dortmund».