Genoa Inter, Natale in vetta per i nerazzurri
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Genoa Inter, Natale in vetta per i nerazzurri: la squadra di Chivu sorprende la Serie A

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Genoa Inter, primo posto sotto l’albero: perché la vittoria di Marassi certifica la crescita dei nerazzurri di Chivu, sempre più completi e maturi

Il Natale dell’Inter sarà in testa alla classifica. Un dato ormai certo, considerando che nel prossimo turno Inter, Milan e Napoli non scenderanno in campo perché impegnate in Supercoppa: al massimo, come sottolinea il Corriere dello Sport, solo la Roma potrà tentare l’aggancio. Un epilogo inatteso se si ripensa allo scetticismo estivo che aveva accompagnato la nomina di Cristian Chivu, allenatore romeno alla prima esperienza di alto livello, oggi autentica sorpresa della Serie A.

Genoa Inter, una squadra capace di giocare due partite

A Marassi, contro il Genoa di Daniele De Rossi, tecnico giovane e ambizioso, i nerazzurri hanno mostrato di essere la formazione più completa del campionato. La gara si è divisa nettamente in due fasi: una prima di 68 minuti dominata in modo netto, quasi imbarazzante, e una seconda, iniziata dopo il 2-1 rossoblù, in cui l’Inter ha saputo gestire con maturità e lucidità.

È proprio questo il salto di qualità evidenziato dal quotidiano romano: la capacità di interpretare i momenti della partita. Una dote che, parole alla mano, Antonio Conte sostiene i suoi debbano ancora imparare. L’Inter, invece, ha condotto la nave in porto senza affanni.

Genoa Inter, pressing totale e identità europea

Nei primi due terzi di gara i nerazzurri hanno annichilito il Genoa, persino più di quanto fatto con il Como di Cesc Fabregas la settimana precedente. Pressing asfissiante, recupero immediato del pallone, densità in ogni zona del campo: un gegenpressing che richiama i principi resi celebri da Jürgen Klopp. Chivu ha trasformato anche la delusione europea in un punto di forza, guidando il gruppo con uno stile pacato ma incisivo.

Nonostante due sconfitte consecutive in Champions League, in parte casuali, l’Inter resta la squadra più “europea” del nostro campionato per intensità e continuità.

Rotazioni, crescita e mentalità vincente

Dopo le sconfitte di inizio stagione contro Udinese e Juventus, ogni passo falso in campionato è sempre stato seguito da almeno tre vittorie consecutive. Un segnale chiaro di forza mentale. Chivu ruota gli uomini senza creare gerarchie rigide: a Genova c’era il solo Nicolò Barella della presunta mediana titolare, con Denzel Dumfries, Marcus Thuram e Federico Dimarco inizialmente fuori.

Eppure l’Inter ha segnato con Yann Bisseck, difensore tedesco classe 2000, molto criticato lo scorso anno. Tutti crescono, nessuno mugugna. È questo il marchio dell’allenatore: una squadra ricostruita con idee, equilibrio e spessore umano. Un profilo che, chiosa il Corriere dello Sport, sarebbe piaciuto molto a Nils Liedholm.

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