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Genoa Inter, la spiegazione assurda sul cartellino giallo dato a Barella da Doveri

Genoa Inter, ecco la spiegazione incredibile sul cartellino giallo sventolato in faccia a Nicolò Barella dall’arbitro Daniele Doveri
L’episodio dell’ammonizione del centrocampista dell’Inter, l’italiano Nicolò Barella, durante la partita Genoa Inter, ha sollevato diverse discussioni, ma le immagini della Ref Cam hanno svelato il retroscena del battibecco con l’arbitro Daniele Doveri.
Il cartellino giallo è arrivato nel secondo tempo a seguito di un presunto fallo di mano sanzionato dal direttore di gara. Il calciatore, visibilmente contrariato per la decisione, si è allontanato subito dopo il fischio senza rivolgersi direttamente all’arbitro.
L’incomprensione e l’intervento di Lautaro
L’allontanamento repentino di Barella è stato interpretato da Doveri come un gesto di protesta. Questa incomprensione ha portato l’arbitro a estrarre il cartellino giallo, nonostante l’assenza di plateali lamentele verbali da parte del mediano.
Subito dopo l’ammonizione, il capitano dei nerazzurri, l’attaccante argentino Lautaro Martinez, è corso verso il direttore di gara per difendere il compagno di squadra. Le telecamere della Ref Cam hanno intercettato il dialogo del capitano: “È andato di là per i cazzi suoi, non ha fatto nulla. Non ha fatto nulla lui,” ha esclamato Lautaro, cercando di far annullare il provvedimento.
Il “cinema” di Barella e la replica dell’arbitro
Solo dopo l’intervento di Lautaro, anche Barella è tornato sui suoi passi per protestare vivacemente per l’ingiustizia percepita. Il dialogo tra l’arbitro e il centrocampista si è fatto più acceso. Doveri ha ribadito la sua posizione con tono fermo: “Ce l’ho ancora in mano eh,” facendo riferimento al cartellino appena estratto.
Barella ha replicato, cercando di giustificare il suo comportamento: “Non ho detto niente a te, niente.”. La discussione si è conclusa con la secca chiosa di Doveri, che ha liquidato la protesta del giocatore con un’accusa di simulazione comportamentale: “Va bene, non hai fatto niente: hai fatto il cinema!”
L’episodio, evidenziato dalla tecnologia a disposizione degli arbitri, sottolinea la tensione in campo e l’interpretazione dei gesti dei giocatori da parte della terna arbitrale.