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Frey, giudizi e riflessioni dell’ex portiere sul 2025 nerazzurro: «All’Inter do un 7,5. Sta facendo cose importanti»

Frey ha parlato dell’anno dell’Inter tra grandi prestazioni mancanza di trofei e possibili cambiamenti tattici in vista del futuro
Durante il podcast Cose Scomode su Aura Sport, Sebastien Frey e Luca Toni hanno discusso del momento e del bilancio del 2025 dell’Inter, offrendo un’analisi articolata tra prestazioni di alto livello e un aspetto che, secondo entrambi, pesa ancora nel giudizio complessivo.
Per Frey, l’Inter ha disputato un anno importante sotto molti punti di vista, ma il voto non può essere eccellente in assenza di trofei. L’ex portiere riconosce il valore del percorso nerazzurro, ma lega inevitabilmente il giudizio finale alla capacità di alzare coppe, parametro fondamentale per una squadra di questo livello.
VOTO DI FREY – «All’Inter do un 7,5. Sta facendo cose importanti, ma non posso dare un voto più alto perché mancano dei trofei».
Alla valutazione di Frey replica Luca Toni, che mette il discorso in prospettiva confrontando l’Inter con altri top club europei. Secondo l’ex centravanti, se una squadra considerata la più forte del campionato non vince lo scudetto, significa che qualcosa non ha funzionato fino in fondo, indipendentemente dal gioco espresso.
Toni sottolinea come l’Inter abbia mostrato un livello altissimo soprattutto in Champions League, definendo il percorso europeo straordinario, ma allo stesso tempo evidenzia come negli ultimi anni siano stati lasciati per strada troppi campionati. Anche per questo, alla fine, il suo voto coincide con quello di Frey.
GIUDIZIO DI TONI – «L’Inter è la squadra più forte. Se non vinci il campionato vuol dire che hai sbagliato. In Champions è stata straordinaria, ma ha buttato via troppi scudetti. Anche per me il voto è 7,5».
Nel corso della discussione, Toni ha poi spostato l’attenzione sul futuro e sul mercato di gennaio, entrando nel merito delle scelte tattiche. L’ex attaccante non nasconde il desiderio di vedere un’Inter diversa dal punto di vista del modulo, meno legata al 3-5-2 e più orientata a un gioco con esterni capaci di saltare l’uomo.
CAMBIO DI MODULO – «Posso dire la mia? Vorrei vedere un altro modulo, basta con il 3-5-2. Vorrei esterni che saltino l’uomo. Le squadre top che giocano sempre 3-5-2 mi stancano».
Parole che alimentano il dibattito attorno all’Inter di Cristian Chivu, chiamata a trasformare le ottime prestazioni in successi concreti. Il giudizio di Frey e Toni è chiaro: l’Inter resta fortissima, ma per salire di voto serve tornare a vincere.