Fascia destra Inter, chi arriva al posto di Dumfries?
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Fascia destra Inter, chi arriva al posto di Dumfries? Il nodo di mercato dei nerazzurri

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Fascia destra Inter, l’infortunio di Dumfries cambia tutto: profili valutati, errori di pianificazione e perché il club non può permettersi di restare fermo

L’infortunio di Denzel Dumfries rappresenta uno spartiacque pesantissimo per la stagione dell’Inter. Il laterale olandese, esterno fisico, veloce e affidabile in fase difensiva, è stato uno dei pilastri della scorsa annata e, anche se meno continuo a inizio stagione, resta una pedina strutturale del sistema nerazzurro. La sua assenza prolungata costringe ora il club a interrogarsi non solo su chi arriverà, ma su quale profilo sia davvero funzionale.

Il punto di partenza è chiaro: serve un giocatore con caratteristiche simili a Dumfries, capace di garantire spinta, copertura e intensità su tutta la fascia. Cambiare assetto tattico in corsa, soprattutto dopo un ciclo in cui il rendimento dell’olandese ha inciso in modo determinante, sarebbe un rischio eccessivo.

Fascia destra Inter, Norton-Cuffy il profilo più coerente

Tra i nomi emersi nelle ultime settimane, quello che più si avvicina per caratteristiche è Brooke Norton-Cuffy del Genoa. Laterale classe 2004, potente e dinamico, è uno dei pochi profili in grado di interpretare la fascia in modo simile a Dumfries. La pista, però, è complessa: la valutazione si aggira attorno ai 30 milioni di euro, cifra elevata soprattutto per il mercato di gennaio.

Nonostante il costo, restare immobili non è un’opzione. Le alternative interne presentano limiti evidenti. Luis Henrique non è un esterno a tutta fascia ma un’ala offensiva, poco adatta a coprire l’intera corsia. Matteo Darmian, oltre a non essere al meglio fisicamente, ha un’età che impone una gestione attenta. Andy Diouf, infine, nasce centrocampista e adattarlo stabilmente sulla fascia destra significherebbe snaturarne le qualità.

Fascia destra Inter, il rimpianto Zalewski e le scelte estive

In questo contesto torna inevitabile una domanda: perché cedere Nicola Zalewski? Un profilo duttile, capace di giocare su entrambe le fasce e anche da mezz’ala, sarebbe oggi estremamente utile. La sua cessione per circa 17 milioni stride con investimenti ben più onerosi fatti su profili meno funzionali al ruolo specifico.

L’errore nasce dalla pianificazione estiva e ora va corretto. In una fase delicata della stagione, l’Inter non può permettersi soluzioni tampone o adattamenti forzati. Per coerenza tattica e necessità strutturali, Norton-Cuffy resta il profilo ideale, anche a fronte di un investimento importante. Rinunciare a intervenire significherebbe, di fatto, autocondannarsi.

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