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Fabregas, il no all’Inter e il destino già scritto in caso di addio al Como: il retroscena su questa estate
Fabregas, il no all’Inter e il destino già scritto in caso di addio al Como: il retroscena su questa estate per il tecnico spagnolo
La partita di Serie A tra Inter e Como di domani a San Siro non è solo uno scontro in campo, ma anche una sfida tra i due allenatori, l’italiano Cristian Chivu e lo spagnolo Cesc Fabregas, che si incrociano dopo un clamoroso retroscena di mercato.
Il Corriere della Sera rivela che, al termine della passata stagione, l’ex centrocampista spagnolo del Barcellona fu contattato da diversi top club. Dopo la sua partecipazione televisiva a Sky Sport Club lo scorso 11 maggio, il tecnico 38enne ricevette l’interesse di Bayer Leverkusen e Roma. Anche l’Inter arrivò a Fabregas, ma con un tempismo sfortunato: la decisione di Simone Inzaghi di lasciare i nerazzurri per l’Arabia Saudita non fu ufficializzata prima della finale di Champions League.
Il 4 giugno, in un clima di frenesia pre-Mondiale per Club, il direttore sportivo Piero Ausilio riuscì a ritagliarsi un’ora per incontrare Fabregas a Londra, dove lo spagnolo era atteso per un evento assieme al presidente del Como, Mirwan Suwarso.
Il nodo della rosa: la mancata rifondazione e il richiamo di Chivu
Il colloquio tra Ausilio e Fabregas fu puramente esplorativo. I nerazzurri appresero che l’allenatore spagnolo avrebbe gradito una “rosa cambiata in profondità”, ma Fabregas comprese rapidamente che la disponibilità del club a una rifondazione totale si scontrava con limiti finanziari e strutturali. Non essendo il tipo da forzare la mano al Como, che lo aveva blindato, la trattativa non ebbe un secondo seguito, spingendo l’Inter a richiamare Cristian Chivu dal Parma.
Ora, il confronto avviene sul campo, e mette di fronte i primi due club del campionato per possesso palla medio (61,08% per il Como contro 60,46% per l’Inter). Nonostante le diverse impostazioni tattiche — Chivu difende a tre e Cesc a quattro — entrambi i tecnici puntano alla solidità: il Como vanta la miglior difesa della Serie A con soli 7 gol subiti, mentre l’Inter risponde con il miglior attacco, forte di 28 reti segnate.
Infine, il Corriere della Sera anticipa il futuro di Fabregas: dopo l’esperienza con il Como, lo spagnolo non dovrebbe allenare un’altra squadra italiana, puntando invece a panchine prestigiose come Barcellona o Manchester City.
