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Cannavaro: «Italia, passiamo noi! Inter-Napoli è già decisiva»

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Cannavaro: «Italia, passiamo noi! Inter-Napoli può essere già decisiva o comunque indirizzare l’intera stagione»

Fabio Cannavaro è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport. Di seguito le sue parole.

PRECEDENTE ITALIA-RUSSIA – «Quella, a differenza della sfida di stasera, era veramente l’ultima spiaggia. Ma immagino che per il Mancio e per i ragazzi la tensione possa essere uguale a quel tempo. Sento che ce la faremo, lo dice la nostra storia, anche quella più recente. Non possiamo permetterci di saltare un altro Mondiale, sarebbe una catastrofe».

CAMBIAMENTI – «In quattro mesi non è cambiato niente di speciale, il calo è legittimo e fisiologico. Non c’è stato appagamento né leggerezza. Un po’ ci hanno fermato gli episodi, un po’ qualche assenza. È chiaro che sarebbe stato preferibile chiuderla prima, ma visto che siamo costretti facciamolo adesso, giocando come sappiamo».

RIGORE – «Se capita ci vada chi si sente in grado di tirarlo. Anche Jorginho, che non può essere brutalizzato per averlo sbagliato. A scegliere sono i calciatori, non l’allenatore. Bisogna avere calma nel leggere le sensazioni del proprio corpo».

SVIZZERA – «Si fa la nostra partita, per vincerla senza ansia, con quella autorevolezza che ha rappresentato il marchio di fabbrica. Sfortuna ne abbiamo avuta e avendo già dato speriamo sia finita qua. Sono ottimista, c’è tanta qualità. Svizzera? Avrà meno tensione di noi. Loro giocano in casa, noi in trasferta, loro si regalerebbero un capolavoro, noi siamo obbligati per statuto ad arrivare in Qatar».

MILAN – «È la squadra che mi sta piacendo di più, gioca bene e lo fa con una naturalezza che impressiona. È dentro un progetto che sta dando continuità di risultati, sanno dove vogliono arrivare e hanno scelto di farlo rubando l’occhio. È una delle tre che si giocherà lo scudetto».

INTER-NAPOLI – «Premesso che è ancora presto, che i campionati si decidono a marzo, Inter-Napoli può incidere in maniera anche definitiva o almeno indirizzare la stagione. Inzaghi deve vincerla, almeno non perderla, per non ritrovarsi distante; Spalletti vorrà invece una risposta chiara in uno scontro diretto. È consapevole che gare del genere valgono più delle altre per l’autostima del gruppo e fanno la differenza non solo aritmeticamente».

JUVENTUS – «La Juventus non è mai fuori. Ha la vittoria nel suo Dna. Stanno sul pezzo, magari soffrono ma non mollano mai. E Allegri poi si trasforma in garanzia».

LAZIO – «Ho visto il derby, poi ho rivisto altre gare in tv ed ho incominciato a notare che, un po’ alla volta, c’è la sua mano in quella squadra che ha così tanto talento. Ce ne sono alcuni che mi piacciono un sacco, sui quali è possibile intervenire provando a plasmarli come sta facendo lui».

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