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Di Canio esalta Lautaro: «Ma cosa vi aspettate se dite che è uno dei migliori 5 attaccanti d’Europa?»

Di Canio ed il commento a Sky Sport sull’attaccante argentino e sulla forza dei nerazzurri quando sono trascinati dal loro numero 10
Il ritorno al gol di Lautaro Martinez contro il Como ha riacceso il dibattito sul valore del capitano dell’Inter e sul peso specifico che ha all’interno della squadra di Cristian Chivu. A intervenire sull’argomento, con il suo consueto stile diretto, è stato Paolo Di Canio, negli studi di Sky Sport, mettendo a confronto l’argentino con altri grandi bomber europei.
LAUTARO E I GRANDI D’EUROPA – «Lautaro di nuovo in gol? Ma cosa vi aspettate se dite che è uno dei migliori 5 attaccanti d’Europa? L’anomalia è quando non fa queste cose», ha esordito Di Canio, ridimensionando le critiche piovute nelle scorse settimane sul numero 10 nerazzurro.
Per l’ex attaccante, il problema non è discutere il valore del giocatore, ma analizzare correttamente i momenti stagionali.
CRITICHE E CONFRONTI – «Non può passare 2-3 mesi così, tutti sono criticabili. Haaland fa 32 partite e 32 gol, e gli si dice che non è decisivo. Allora Lautaro, che è un giocatore bravo?», ha aggiunto Di Canio, sottolineando come anche i fuoriclasse siano sottoposti a giudizi spesso estremi.
Il discorso si è poi allargato al contesto ambientale.
AMBIENTE E AUTOCONVINZIONE – «Vuol dire che c’è un ambiente dove ogni tanto ci si sente belli, bravi, fortissimi, magari ci si siede un attimo. Siamo forti? Dimostriamolo con una corsa in più, una diagonale in più», ha spiegato, evidenziando quanto l’atteggiamento faccia la differenza ai massimi livelli.
Un passaggio che riguarda non solo Lautaro, ma l’intero gruppo nerazzurro.
INTER DOMINANTE – Infine, Di Canio ha esaltato la prestazione collettiva vista contro il Como: «L’Inter ha fatto 4 gol al Como: è l’unica squadra che quando domina, domina davvero».
Parole che certificano ancora una volta la superiorità strutturale dei nerazzurri quando entrano in pieno controllo della partita, unita alla capacità dei singoli – Lautaro su tutti – di incidere nei momenti chiave.
