Darmian ammette: «I derby o le finali sono partite che viviamo diversamente dalle altre, si preparano da sole. Istanbul ci ha dato più di una vittoria»

Il difensore dell’Inter, Matteo Darmian, indica nella finale di Champions persa ad Istanbul una delle tappe principali di crescita della squadra

Protagonista dell’ultimo contenuto multimediale realizzato dall’Inter in collaborazione con Betsson Sport, Matteo Darmian ha rilasciato un’intervista insieme ai suoi compagni Davide Frattesi e Nicolò Barella. Ecco le risposte del difensore.

UN MOMENTO DECISIVO PER CRESCERE? – «Nonostante la sconfitta, la finale di Champions ci ha dato tanto, forse più di quello che avrebbe potuto darci una vittoria. Ci ha trasmesso una consapevolezza che tutt’ora ci portiamo dietro quando scendiamo in campo».

IL RICORDO PIÙ BELLO DI SAN SIRO? – «I successi sono sempre speciali, ma l’anno scorso la vittoria dello Scudetto e della seconda stella sono stati incredibili».

IN QUALE SPORT SFIDEREI FRATTESI? – «Basket, anche se non sono un fenomeno».

COME DESCRIVERE BARELLA E FRATTESI? – «Tre parole: che bel giocatore. E Frattesi? Trattore».

SE CI SONO PARTITE CHE VIVIAMO DIVERSAMENTE DALLE ALTRE? – «Assolutamente sì, come il derby o le finali che abbiamo avuto la fortuna e bravura di conquistare e giocare. Quelle sono partite che si preparano da sole e sono bellissime da giocare».

COSA DIREI AL ME BAMBINO? – «Di seguire i propri sogni e divertirsi».

UN ALTRO MOMENTO DELLA SCORSA STAGIONE? – «Il giorno in cui abbiamo festeggiato lo scudetto, vedere lo stadio prima della partita con quella coreografia è stato emozionante».