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Cuadrado: «Idoli, momenti difficili e curiosità. Vi racconto tutto»

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Le dichiarazioni dell’esterno destro dell’Inter Cuadrado raccontandosi tra campo, extracampo e tantissime curiosità

Nel corso dell’intervista rilasciata a Inter TV per la rubrica ‘New Brothers’, l’esterno dell’Inter Juan Cuadrado si è raccontato tra curiosità e primi mesi in nerazzurro.

IDOLI – «Mi piaceva molto Ronaldinho e il Fenomeno Ronaldo».

PRIMO RUOLO«Trequartista quando giocavo nelle giovanili in Colombia e ho debuttato pure nel Nacional Medellin. Poi, per gli infortuni di alcuni compagni, mi hanno messo come terzino per emergenza. E’ successo che ho fatto anche gol, poi da lì ho sempre giocato terzino»

MOMENTI DIFFICILI – «Ce ne sono stati molti, il più difficile è quando sono andato in Argentina da ragazzo per alcuni provini. A volte non mangiavo o solo una volta al giorno. Ero concentrato sull’obiettivo di diventare giocatore, sono tornato in Colombia dopo sei mesi ed è arrivata l’opportunità di un provino con l’Indipendiente Medellin. Poi sono rimasto lì»

MAMMA PRIMA TIFOSA – «La mamma, mi seguiva ovunque. Ho un rapporto speciale con lei, per me è la mia guerriera. Sono tutto quello che sono grazie a lei»

INSEGNAMENTO – «Un mio amico mi diceva che la vita non è solo calcio»

SOPRANNOME VESPA – «E’ nato nella Fiorentina, lo coniò Luca Toni. Tante volte arrivavo a crossare ma in area non c’era nessuno. E lui mi diceva: ‘come faccio ad arrivare? Lui va con la Vespa, io col cammello»

PREGIO E DIFETTO – «A volte mi arrabbio troppo facilmente. Pregio? L’allegria».

CARATTERISTICHE PRINCIPALI «Velocità, dribbling e tecnica»

TALENTO E DETERMINAZIONE «Tutte e due sono importanti nel calcio, aggiungo anche la passione»

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